PESCARA – È stato istituito a Pescara il Coordinamento regionale Uil Abruzzo sull’immigrazione, con l’obiettivo di monitorare le tematiche regionali legate all’immigrazione, in particolare i flussi legati al mercato del lavoro. L’iniziativa si inserisce in un percorso avviato dalla Uil nazionale per rafforzare la rete di coordinamenti regionali dedicati alle questioni migratorie.
All’incontro di presentazione hanno partecipato il segretario generale Uil Abruzzo Michele Lombardo, il segretario nazionale Uil Santo Biondo e Antonio Duranti di Ital Uil nazionale. Il coordinamento è composto dal responsabile Massimo Longaretti, affiancato da Mariana Muntean, Marcello Scimia, Nadiya Fedan, Enza De Simone, Joengly Urbaez, Dina Bulgari e Chiara Nardella.
Il segretario nazionale Uil Santo Biondo ha sottolineato come il progetto nasca dall’esigenza di costruire momenti di discussione sul tema dell’immigrazione, con l’obiettivo di rivendicare politiche migratorie incentrate sui diritti civili e sulle necessità dei settori produttivi. Secondo Biondo, il sindacato può contribuire a un’operazione di verità sull’immigrazione, valorizzando il ruolo dei lavoratori stranieri nello sviluppo economico e sociale del Paese.
Il segretario generale Uil Abruzzo Michele Lombardo ha evidenziato l’importanza di creare un coordinamento regionale, considerata la crescente presenza di lavoratori stranieri sul territorio e la necessità di fornire servizi di assistenza e tutela. La Uil prevede di organizzare corsi di approfondimento e formazione per i propri operatori, al fine di migliorare la rappresentanza e il supporto offerti ai lavoratori immigrati.
Antonio Duranti di Ital Uil nazionale ha posto l’accento sul ruolo degli immigrati nella società e nella previdenza sociale, evidenziando come il patronato in Abruzzo assista già circa 1500 persone non italiane. L’obiettivo è diffondere la conoscenza della materia migratoria in modo capillare su tutto il territorio regionale.
Il Coordinamento regionale Uil Abruzzo sull’immigrazione punta a rafforzare la rete organizzativa del sindacato, offrendo servizi integrati e garantendo la giusta rappresentanza degli interessi delle persone immigrate, sia nell’ambito sociale che nel mondo del lavoro.