CHIETI – Marie Helena Benedetti, Presidente dell’associazione Asperger Abruzzo, torna a denunciare con fermezza la situazione critica delle liste d’attesa nella neuropsichiatria infantile della ASL Lanciano-Vasto-Chieti, evidenziando come le promesse ricevute negli anni siano rimaste disattese.
Le famiglie di bambini e adolescenti con disturbi del neurosviluppo continuano a vivere una condizione insostenibile a causa dei lunghi tempi di attesa per una valutazione specialistica. Nonostante le rassicurazioni ricevute dalla ASL e dall’ex Direttore Generale Thomas Schael, la realtà è che l’emergenza non è mai stata risolta. Il personale a disposizione è ampiamente insufficiente per smaltire l’arretrato accumulato, lasciando i minori in condizioni di forte disagio senza risposte adeguate.
A fronte di un bacino di utenza molto ampio, la neuropsichiatria della ASL Lanciano-Vasto-Chieti può contare su soli 27 operatori, un numero decisamente inferiore rispetto alla ASL di Pescara, che con un’utenza più ridotta dispone di ben 40 operatori. Questa disparità sottolinea l’urgenza di un intervento strutturale per potenziare il personale e garantire il diritto alla salute ai bambini e ai ragazzi in attesa di diagnosi e presa in carico.
Un servizio sotto pressione, ma di qualità
Nonostante le difficili condizioni di lavoro, gli operatori della neuropsichiatria continuano a distinguersi per professionalità e dedizione, offrendo terapie abilitative di qualità che permettono alla ASL di risparmiare ingenti risorse che altrimenti sarebbero destinate al settore privato. Tuttavia, la carenza di personale e di spazi adeguati impedisce di rispondere tempestivamente ai bisogni di tutti i pazienti, con liste d’attesa bloccate fino all’estate del 2027. Una situazione che Asperger Abruzzo definisce inaccettabile e disumana.
Le richieste di Asperger Abruzzo
L’associazione ribadisce la necessità di un piano strutturato che preveda:
- L’incremento del personale sanitario.
- L’adeguamento degli spazi disponibili per lo svolgimento delle attività diagnostiche e terapeutiche.
- La semplificazione delle pratiche burocratiche, come le revisioni INPS, che sottraggono tempo prezioso agli operatori e gravano inutilmente sulle famiglie.
Asperger Abruzzo è in prima linea anche sul fronte legale, portando avanti numerosi ricorsi per ottenere la non rivedibilità delle certificazioni di disabilità per i bambini autistici di livello 2 e 3 fino ai 18 anni, come previsto dalla legge.
Pronti a manifestare di nuovo
La Presidente Benedetti sottolinea come l’associazione sia pronta a scendere nuovamente in piazza se non verranno adottati provvedimenti concreti e tempestivi. “Non possiamo e non vogliamo accettare ulteriori rinvii e promesse non mantenute. È un diritto imprescindibile avere una neuropsichiatria efficiente, capace di rispondere in modo celere e adeguato ai bisogni dei nostri figli”, dichiara Benedetti.
Per maggiori informazioni sulle battaglie di Asperger Abruzzo e per contattare l’associazione, è possibile visitare il sito ufficiale: www.aspergerabruzzo.it.