PESCARA – Un’operazione di vasta portata è stata condotta il 28 febbraio all’interno della casa circondariale “San Donato” di Pescara. L’intervento, che ha visto impegnati 150 operatori di Polizia Penitenziaria del distretto Lazio, Abruzzo e Molise, ha portato al sequestro di telefoni cellulari, dosi di hashish e cocaina, oltre ad alcune armi rudimentali detenute illegalmente all’interno delle celle.
La notizia è stata riportata dall’agenzia di stampa Ansa.
Nel corso dell’operazione, grazie al supporto del reparto cinofili, è stato sventato un tentativo di introduzione di sostanze stupefacenti all’interno dell’istituto. Una familiare di un detenuto è stata bloccata mentre cercava di consegnare una quantità significativa di cocaina durante un colloquio. La donna è stata successivamente arrestata dagli agenti in servizio presso la struttura.
L’intervento si è svolto a pochi giorni di distanza dagli episodi di tensione verificatisi il 17 febbraio, quando un gruppo di detenuti ha appiccato un incendio all’interno dell’istituto, dando fuoco a materassi e suppellettili. Gli eventi avevano reso necessario l’intervento dei soccorsi, con conseguenti ricoveri sia tra i detenuti che tra il personale di sorveglianza.
L’operazione del 28 febbraio si inserisce in un più ampio piano di riorganizzazione e controllo della struttura, finalizzato a ripristinare condizioni di sicurezza adeguate all’interno del carcere pescarese. Nonostante le difficoltà operative, la Polizia Penitenziaria ha portato avanti l’intervento con la massima professionalità, ottenendo risultati significativi nel contrasto all’introduzione illecita di materiali proibiti all’interno dell’istituto.