ABRUZZO – Le aree industriali abruzzesi, e in particolare la Val di Sangro, da sempre considerate un motore economico fondamentale per la regione, sono in grave difficoltà. Strade dissestate, reti idriche inadeguate con perdite ingenti e la mancanza di servizi essenziali come la rete fognaria sono solo alcuni dei problemi che le imprese devono affrontare quotidianamente. In alcune zone, le aziende sono costrette ad adottare soluzioni autonome, come la realizzazione di pozzi biologici, per sopperire alla carenza di infrastrutture. Questa è la situazione che, nel 2025, caratterizza le aree produttive dell’Abruzzo.
La Critica di Vincenzo Menna
A sollevare la questione è Vincenzo Menna, consigliere regionale di Abruzzo Insieme, che punta il dito contro l’inerzia della Regione, accusando il Presidente Marco Marsilio di non intervenire per risolvere questa situazione. Menna denuncia la grave difficoltà delle imprese locali, che si vedono addebitati servizi che non vengono mai erogati o che, seppur insufficienti, devono essere integrati autonomamente. La manutenzione stradale, la segnaletica, la manutenzione del verde e l’illuminazione pubblica sono solo alcune delle aree in cui la Regione non adempie ai propri doveri. Spesso, le stesse imprese sono costrette a intervenire direttamente per risolvere problematiche che dovrebbero essere di competenza dell’ARAP, l’Agenzia Regionale per le Aree Produttive.
Le Critiche alla Fusione tra ARAP e CSI
Il consigliere regionale non si limita a criticare la gestione delle aree industriali, ma attacca anche il progetto di fusione tra l’ARAP e il Consorzio per lo Sviluppo Industriale dell’Area Pescara-Chieti (CSI), fortemente voluto dal Presidente Marsilio e dal Consigliere Regionale Roberto Santangelo. Menna definisce questa fusione come un’operazione fallimentare, destinata a peggiorare ulteriormente la situazione economica delle aree industriali abruzzesi. A suo avviso, il CSI è gravato da un debito di oltre 17 milioni di euro, un fardello che andrebbe a pesare sulle già precarie finanze dell’ARAP, mettendo a rischio ulteriormente la gestione delle aree produttive.
La Necessità di Investimenti Concreti
Menna, allineato con la posizione della CGIL, chiede che prima di procedere con qualsiasi fusione venga effettuata una valutazione approfondita del Consorzio. Il consigliere denuncia come Marsilio stia accelerando per motivi politici senza una visione strategica chiara per il futuro industriale della regione. Il rischio, secondo Menna, è che la nuova ARUAP (Agenzia Regionale Unica per le Aree Produttive) nasca già sommersa dai debiti e con una macchina amministrativa ancora più inefficiente, aumentando la difficoltà per le imprese e i lavoratori.
L’Appello per il Cambiamento
Concludendo la sua denuncia, Menna chiede al Presidente Marsilio di cambiare rotta, invitandolo a investire risorse concrete per la riqualificazione delle infrastrutture industriali, a partire dalla Val di Sangro. “Le imprese abruzzesi meritano condizioni adeguate per operare e competere”, afferma il consigliere. Secondo Menna, la Regione deve affrontare seriamente i problemi infrastrutturali e non sacrificare il futuro dell’economia abruzzese per operazioni politiche poco trasparenti. Il consiglio regionale ha il dovere di garantire che le aree industriali abruzzesi possano tornare a essere competitive e in grado di sostenere le imprese locali, senza dover fare affidamento su interventi straordinari o soluzioni temporanee.
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