ABRUZZO – Il capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale, Silvio Paolucci, ha lanciato un duro monito contro la delibera voluta dall’assessore alle Attività Produttive, Magnacca, riguardante la nascita dell’Azienda Regionale Unica delle Attività Produttive (Aruap). Paolucci ha sollevato gravi dubbi di legittimità sia dal punto di vista tecnico che politico, affermando che la delibera contiene profili di danno potenziale e colpa grave per la Regione. Il capogruppo ha aggiunto che il PD è pronto a promuovere un esposto contabile per evitare che la Regione diventi la prima in Italia a “legalizzare” lo strumento della bancarotta fraudolenta per un ente pubblico.
La fusione Arap-Aruap: un rischio di fallimento per la Regione
Secondo Paolucci, la riforma proposta non avrebbe come obiettivo il rilancio delle attività e dei progetti, ma piuttosto la gestione del potere attraverso l’inserimento di nuovi ruoli. In particolare, ha criticato la decisione di inserire tre sub commissari nella nuova struttura, creando una situazione di debito e instabilità ancor prima che l’Aruap prenda forma. Paolucci ha messo in evidenza che l’operazione rischia di ereditare i debiti del Consorzio per lo sviluppo industriale dell’area Pescara-Chieti, che ammontano a circa 40-50 milioni di euro, aumentando così le difficoltà finanziarie già esistenti.
Le criticità della riforma: mancanza di chiarezza e sostanza
Il capogruppo PD ha poi sottolineato che la DGR 648/2024 e il disegno di legge che allega la proposta di fusione presentano gravi lacune. La riforma, ha detto Paolucci, non fornisce dettagli su chi dovrà predisporre, approvare e controllare gli atti, né su quale normativa si applicherà all’Azienda. Secondo Paolucci, si tratta di una riforma “fumosa” che, invece di risolvere le problematiche del settore industriale, rischia di creare confusione e disorganizzazione. Ha inoltre sottolineato che la Regione non ha fatto nulla negli ultimi sei anni per sostenere le imprese locali, che sono costrette a pagarsi i servizi e le manutenzioni che dovrebbero essere garantiti dalle istituzioni.
Il caso Giappone: criticità nella gestione delle risorse
Paolucci ha anche criticato la scelta dell’assessore Magnacca di dedicarsi a una missione di dieci giorni in Giappone in vista dell’Expo di Osaka, finanziata con fondi pubblici. Secondo Paolucci, la spesa di circa un milione di euro per la missione potrebbe essere utilizzata meglio per finanziare progetti di manutenzione delle infrastrutture, come asfalti e manutenzioni varie, che sono una priorità per le imprese abruzzesi. Ha inoltre affermato che questa missione in Giappone è un chiaro esempio di come la gestione delle risorse regionali sia stata mal indirizzata, a discapito dello sviluppo economico e industriale dell’Abruzzo.
Conclusione: un appello alla Regione
Infine, Paolucci ha invitato la Regione a rivedere la riforma dell’Aruap e a concentrarsi su politiche concrete per il rilancio delle attività produttive. La riforma, secondo il capogruppo PD, rischia di portare l’Abruzzo verso un fallimento gestionale e di mettere in pericolo il futuro delle imprese e dei lavoratori regionali.