VASTO – Il 2024 si conferma come un anno complesso per Stellantis e per l’intero settore automobilistico, con un calo significativo degli utili e dei ricavi. Come preannunciato dal centro studi dell’Ugl Metalmeccanici, i dati relativi ai conti del gruppo per l’anno in corso non sono confortanti, con una flessione che rispecchia quella già registrata nel 2023. Gli stessi dati relativi al 2025 sembrano seguire la stessa tendenza negativa, portando a una riflessione sulla direzione che sta prendendo l’azienda.
I dati che emergono sono frutto di analisi attente e preoccupanti, e come sottolineato da Antonio Spera, Segretario Nazionale dell’Ugl Metalmeccanici, c’è una forte preoccupazione per il futuro dell’azienda e per le ricadute occupazionali. I numeri parlano chiaro: un’erogazione per i dipendenti, ma con una realtà che non sfugge dalle logiche di una gestione difficile. E quel parametro del free cash flow, mai raggiunto, rischia di mettere a serio repentaglio l’intero sistema di retribuzione, con il fantasma di una tassazione penalizzante del salario variabile.
Stellantis, Spera: «Bisogna agire per il rilancio del settore automotive»
«Registriamo che Stellantis erogherà una cifra media di 676 euro, che corrisponde al parametro conseguito di AOI margin in Europa, corretto per gli indicatori locali, di cui solo quello legato al costo di trasformazione è stato effettivamente raggiunto. Più precisamente la erogazione sarà pari a 630 euro per la prima area professionale, 676 euro per la seconda area professionale e 830 euro per la terza area professionale. Inoltre il fatto che il parametro di free cash flow non sia stato superato mette a rischio la tassazione agevolata del salario variabile, benché sul punto Stellantis si sia riservata di fare un ulteriore approfondimento. Come Ugl Metalmeccanici, unitamente Fim, Uilm, Fismic e Aqcfr esprimiamo forte delusione per l’andamento del gruppo e per l’importo del premio, di cui nella trattativa di rinnovo del Contratto collettivo specifico di Lavoro chiediamo un doveroso aggiornamento: se è connaturata ad un premio la natura variabile, è però odiosa la presenza di meccanismi soglia che ne mettono a repentaglio l’intero pagamento. La corsa verso l’elettrico forsennata ed acritica ha colpito l’industria europea tutta e Stellantis in particolare. Chiediamo di recuperare le motorizzazioni di cui fino a poco tempo fa eravamo leader, di puntare non solo sulle elettriche ma anche sulle ibride che devono essere rapidamente messe in produzione in tutti gli stabilimenti italiani. Per l’Ugl Metalmeccanici – conclude Spera – è il momento che il sistema Italia agisca insieme per il rilancio del settore automotive nella difficile fase di rinnovamento tecnologico e transizione industriale».