VASTO – Stefano Tacconi è stato a Vasto, oggi, ospite della Fondazione Alberto Mileno ETS, ma non per parlare di campionati o trofei. Non è più il portiere invincibile che, con le sue parate ha fermato le migliori punte d’Europa. Non è più il taciturno guerriero che, con la maglia della Juventus, ha vinto due scudetti, una Coppa dei Campioni e tutto ciò che un calciatore può desiderare. Quella era la sua vita da campione, quella che gli ha permesso di entrare nella leggenda. Oggi Tacconi racconta un’altra storia, quella che lo ha visto sfidare il proprio corpo e la propria mente.
È l’uomo che ha conosciuto la fragilità, quella che arriva all’improvviso, come una bomba, e ti cambia tutto. Il 22 aprile 2022, un aneurisma lo ha gettato in coma. Un mal di testa insostenibile, il corpo che cede. Ma accanto a lui, sempre, c’era Andrea, il figlio, che gli è stato vicino in ogni momento. Due operazioni, il lungo trasferimento tra ospedali, la riabilitazione in un centro di San Giovanni Rotondo. E lui, Tacconi, che è tornato a camminare, a parlare, a vivere. Un uomo che non ha più paura, ma che ha trovato una nuova forza.
Oggi ci racconta della sua nuova vita, quella che si è costruito con pazienza e dedizione, ma anche con una consapevolezza diversa. Per la prima volta, forse, si è permesso di essere fragile, di non essere più invincibile. La malattia lo ha cambiato. La sensibilità che prima non conosceva, oggi è la sua forza. I suoi familiari hanno raccontato che ha pianto, per esempio, dopo l’esibizione di Giorgia a Sanremo. Un uomo che, per anni, ha nascosto le emozioni sotto l’armatura del campione, oggi è pronto a mostrarsi per quello che è: una persona che ha visto il baratro e ha scelto di non rimanerci.
E poi c’è il futuro. Il futuro di Stefano Tacconi non è solo fatto di ricordi, ma di progetti. Con Andrea, ha creato la cantina Junic, un sogno che prende vita da una passione per la terra e il vino. E, con la stessa passione, ha in mente di aprire anche un ristorante, perché la cucina è sempre stata una delle sue grandi passioni
Le dichiarazioni sulla Juventus di Thiago Motta
Nel corso della sua visita a Vasto, Tacconi ha anche espresso il suo parere sulla Juventus di oggi, soffermandosi sulla gestione di Thiago Motta. Ai microfoni di Zonalocale, con la solita schiettezza, l’ex portiere bianconero ha dichiarato: «Mamma mia, forse sarebbe stato meglio rimanere in ospedale piuttosto che vedere questo scempio in tv. Il nuovo progetto di Thiago Motta non mi convince ancora del tutto, ma credo che ci vorrà più tempo di quanto ci aspettassimo. Sono stati fatti acquisti importanti, ma onestamente, vedo che in pochi hanno davvero quegli attributi necessari per fare la differenza».