ABRUZZO – Il coordinatore regionale della Lega Abruzzo, Vincenzo D’Incecco, ha annunciato l’avvio anche in Abruzzo del bonus Zes, un incentivo destinato alle imprese del Mezzogiorno che assumono lavoratori disoccupati di lungo periodo, in particolare quelli con più di 35 anni. L’obiettivo di questa misura, prevista nel decreto Coesione, è quello di incentivare le assunzioni a tempo indeterminato nelle regioni svantaggiate, con l’intento di stimolare l’occupazione e favorire la crescita economica nelle aree meno sviluppate del Paese.
Un investimento significativo per il rilancio del Mezzogiorno
Il bonus Zes è stato introdotto con un stanziamento di quasi 600 milioni di euro, risorse che saranno distribuite fino al 2027. Questi fondi, destinati a sostenere le aziende del Sud Italia, entreranno direttamente nel tessuto produttivo, alimentando un ciclo virtuoso che contribuirà al miglioramento delle condizioni economiche e occupazionali delle regioni coinvolte. Secondo D’Incecco, l’iniziativa rappresenta una risposta concreta e immediata alle necessità di lavoratori e imprenditori, offrendo alle imprese del Mezzogiorno un’opportunità per incrementare la propria competitività.
I requisiti per accedere al bonus
Il bonus Zes è rivolto ai datori di lavoro privati che gestiscono un organico con un massimo di dieci dipendenti. Per poter usufruire dell’incentivo, le aziende devono assumere, tra il primo settembre 2024 e il 31 dicembre 2025, personale non dirigenziale che sarà impiegato in una delle otto regioni Zes: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna. Questa misura si inserisce in un più ampio programma di supporto alle regioni del Sud, individuate come aree strategiche per il rilancio economico e la riduzione del divario con il resto del Paese.
Benefici per le piccole imprese del Sud
Una delle caratteristiche principali del bonus Zes è la sua focalizzazione sulle piccole imprese. Le aziende con un organico ridotto, fino a dieci dipendenti, hanno l’opportunità di beneficiare di questo incentivo, riducendo i costi legati all’assunzione di nuovi lavoratori. L’intento è quello di favorire la crescita di piccole e medie imprese nelle regioni meridionali, incentivando l’occupazione e migliorando le prospettive di sviluppo a livello locale. L’ingresso di personale disoccupato di lungo periodo, in particolare persone con più di 35 anni, si configura come una risorsa importante per le aziende, che potranno contare su lavoratori motivati e con esperienze pregresse.
Un passo verso la crescita economica del Mezzogiorno
Il coordinatore della Lega Abruzzo ha sottolineato come il bonus Zes non sia solo una misura volta a risolvere il problema della disoccupazione, ma anche un’opportunità strategica per rafforzare il sistema economico delle regioni del Sud. Grazie agli incentivi economici, le risorse stanziate verranno reinvestite nel tessuto produttivo, con l’auspicio che le piccole e medie imprese possano beneficiare di un impulso che favorirà la crescita e la competitività sul mercato. Questo, secondo D’Incecco, contribuirà a un rilancio complessivo del Meridione.
Il ruolo delle politiche per la coesione territoriale
In questo contesto, D’Incecco ha anche voluto ringraziare il Sottosegretario al Lavoro e alle Politiche sociali, Claudio Durigon, per l’impegno profuso nella promozione di questa misura. L’iniziativa, infatti, rientra all’interno delle politiche per la coesione territoriale, destinate a colmare il divario economico e occupazionale tra le diverse aree del Paese. Il bonus Zes rappresenta, dunque, non solo un aiuto immediato per i lavoratori e le imprese, ma anche una strategia a lungo termine per stimolare la crescita e ridurre le disparità economiche tra Nord e Sud Italia.