CHIETI – La Direzione Generale della Asl 2 ha comunicato ai primari dell’ospedale “Ss. Annunziata” di Chieti la dislocazione e lo sgombero delle attività e delle strutture che operano nel corpo C e nei nodi B/C del nosocomio. In risposta a questa comunicazione, Silvio Paolucci, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale, ha chiesto la convocazione di una seduta ad hoc della Commissione Vigilanza. L’obiettivo di questa seduta è di chiarire le modalità con cui la Asl intende procedere, in particolare riguardo alla continuità operativa dei reparti e dei servizi coinvolti. Saranno convocati anche il sindaco di Chieti Diego Ferrara, il Rettore dell’Università “G. D’Annunzio” Liborio Stuppia, e il management della Asl 2.
Le preoccupazioni e le richieste di trasparenza
Paolucci ha sottolineato che l’allarme lanciato dal sindaco Ferrara riguardo alle modalità di gestione della situazione è giustificato, soprattutto considerando che la mobilitazione su questa tematica era rimasta inattiva per un periodo di tre anni, nonostante le condizioni del presidio. L’azione annunciata si è concretizzata solo nell’ultimo giorno di reggenza del manager uscente Thomas Schael. La mancanza di alternative concrete e il fatto che non si sia svolto un confronto con tutte le autorità coinvolte nella governance della sanità, tra cui il sindaco in qualità di presidente del Comitato Ristretto, solleva dubbi sulla natura dell’operazione. Paolucci ha espresso timori che tale intervento non rappresenti una riorganizzazione mirata alla tutela della sanità territoriale, ma piuttosto un atto che penalizzerebbe la città di Chieti e il suo ospedale.
Il rischio di interruzione dei servizi essenziali
Il capogruppo del PD ha messo in evidenza l’importanza di garantire la continuità dei servizi ospedalieri, che comprendono reparti cruciali come medicina, ginecologia (con sala parto), nefrologia (con sala dialisi) e oculistica (con sala chirurgica). L’interruzione di queste attività, che operano a ritmi elevatissimi, comporterebbe conseguenze gravi, con una paralisi del servizio che non potrebbe essere tollerata, dato il grande numero di utenti che quotidianamente si rivolgono all’ospedale di Chieti. Paolucci ha anche richiamato l’attenzione sulla necessità di non compromettere l’attività universitaria, che dipende anche dalla collaborazione con l’ospedale per le convenzioni in essere.
Le criticità legate all’edilizia sanitaria
Il capogruppo ha inoltre evidenziato come, dopo sei anni di governo regionale senza interventi significativi nel settore dell’edilizia sanitaria, l’annuncio di un piano di smobilitazione senza garanzie sulla continuità dei servizi sia da considerarsi una scelta irresponsabile. Secondo Paolucci, questa operazione potrebbe indebolire non solo l’ospedale, ma anche il futuro del sistema sanitario locale, svuotando un presidio strategico a vantaggio di altre strutture, ma con il rischio di comprometterne la funzionalità.