VASTO – Attimi di tensione nel penitenziario di Vasto, dove, nella serata di ieri un internato di origine nordafricana ha aggredito un gruppo di agenti della Polizia Penitenziaria.
L’episodio si è verificato intorno alle 21.30, quando il detenuto, già noto per aver creato situazioni di pericolo nelle settimane precedenti, si è rifiutato di rientrare nella propria camera di pernottamento. Nonostante i tentativi del personale, coordinato dall’ispettore di sorveglianza, di trovare una soluzione pacifica, l’internato ha improvvisamente sferrato calci e pugni contro gli agenti intervenuti per riportarlo nella sua cella.
«La colluttazione – spiegano fonti sindacali – è durata poco, grazie alla professionalità del personale presente, composto da poliziotti esperti. Tuttavia, gli agenti sono stati costretti a recarsi al pronto soccorso per gli accertamenti del caso». Nessun altro internato avrebbe partecipato all’aggressione.
Il sindacato Osapp, attraverso il segretario regionale Nicola Di Felice, denuncia da tempo le condizioni critiche della struttura di Vasto, evidenziando una grave carenza di personale, la più alta d’Italia fino a poche settimane fa. «Oltre alla mancanza di organico – prosegue la nota sindacale – la Casa Lavoro soffre anche per l’assenza di progetti lavorativi per gli internati, pur essendo questa la sua principale funzione».
Tra i problemi più gravi segnalati vi sono il cronico approvvigionamento idrico insufficiente, il deterioramento della struttura per la mancata manutenzione e la presenza di muffa in molte camere di pernottamento. Inoltre, la qualità degli alloggi è carente, e a complicare la situazione si aggiunge l’assenza di un direttore effettivo in sede: attualmente, la direzione è affidata alla direttrice della Casa Circondariale di Teramo.
Il sindacato denuncia infine la mancata risposta del Provveditore interregionale competente, dottor Giacinto Siciliano, a una richiesta di incontro inoltrata circa una settimana fa. «A tre mesi dal suo insediamento – sottolinea Di Felice – non ci risulta che abbia ancora visitato la struttura, un segnale evidente della distanza tra gli uffici romani e la periferia».
«Ci auguriamo – conclude la nota – che questo ennesimo episodio possa servire da sprone per un intervento concreto del Provveditore. Ringraziamo gli organi di informazione, che continuano a seguire con attenzione le vicissitudini della Casa Lavoro di Vasto».