ABRUZZO – Prosegue con successo l’impegno della Regione Abruzzo nel sostenere lo sviluppo del settore agricolo e forestale, grazie agli interventi finanziati attraverso la Misura 4.3.2 del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2014-2022.
Tale misura, dedicata agli investimenti per le infrastrutture agro-silvo-pastorali e molto sentita dalle popolazioni delle aree interne, ha consentito la realizzazione di opere fondamentali per la manutenzione straordinaria della rete viaria rurale nel territorio regionale, migliorando l’accesso ai terreni agricoli e forestali e garantendo una maggiore competitività per le imprese del settore.
In totale, sono stati manutenuti circa 300 km di strade rurali in tutte le province abruzzesi, con un finanziamento di 13 milioni di euro erogati ai Comuni.
«Gli interventi finanziati si sono focalizzati sul rifacimento del fondo stradale, trasformando strade dissestate in strade a fondo stabilizzato, migliorando la percorribilità per i mezzi agricoli» ha dichiarato il vicepresidente e assessore all’Agricoltura Emanuele Imprudente.
«Gli interventi hanno riguardato in totale 61 comuni, con una misura specifica per quelli ricadenti nell’area del cratere sisma 2016-2017, di cui beneficiari sono stati 19 comuni: Barete, Cagnano Amiterno, Campotosto, Capitignano, Castelli, Colledara, Cortino, Crognaleto, Fano Adriano, Isola del Gran Sasso, Montereale, Pizzoli, Rocca Santa Maria, Torricella Sicura, Tossicia, Valle Castellana, Campli, Castel Castagna e Civitella del Tronto. La misura ha riguardato inoltre 28 comuni ricadenti nell’areale nevoso del gennaio 2017».
«Grazie a tali interventi, sono stati riqualificati circa 300 km di rete viaria agro-silvo-pastorale in tutto il territorio regionale, al fine di migliorare il collegamento delle aziende agro-forestali alle strade comunali, ma anche di rendere più accessibili le aree forestali e pascolive, aumentando la fruibilità degli ecosistemi e garantendo benefici alle comunità locali nel complesso» conclude Imprudente.
Gli interventi hanno permesso di ridurre l’erosione del fondo stradale, mitigando gli effetti del ruscellamento delle acque piovane per prevenire il deterioramento della viabilità. Sono stati realizzati lavori di gestione delle acque mediante la manutenzione straordinaria di cunette, tombini, tubazioni e fossi di guardia per migliorare l’officiosità idraulica.
Per il consolidamento delle scarpate, sono state eseguite opere di ingegneria naturalistica, tra cui grate vive, palificate in legname e pietrame, muri a secco e altre strutture per mitigare il dissesto idrogeologico. Inoltre, è stato realizzato il ripristino degli attraversamenti con la costruzione e la riparazione di tombini in corrispondenza degli impluvi per garantire una corretta regimazione delle acque.
Gran parte degli interventi è stata realizzata seguendo i principi dell’ingegneria naturalistica, con l’obiettivo di ricostituire unità ecosistemiche autosostenibili. Questo approccio ha avuto effetti positivi sulle caratteristiche geopedologiche, idrogeologiche, idrauliche, vegetazionali, faunistiche e paesaggistiche del territorio, contribuendo alla tutela e valorizzazione del patrimonio naturale.