VASTO – Le case lavoro e le colonie agricole rappresentano una particolare istituzione penitenziaria destinata alle persone dichiarate socialmente pericolose al termine della loro pena. Caratterizzate dall’assenza di una durata temporale certa, queste misure di sicurezza non perseguono finalità riabilitative, sollevando questioni giuridiche ed etiche sulla loro attualità e conformità ai principi di giustizia.
Questo sarà il tema centrale dell’incontro in programma giovedì 27 febbraio 2025 alle ore 17.30 presso il Teatro Rossetti di Vasto, dove verrà presentato il libro Un ossimoro da cancellare. Misure di sicurezza e case lavoro (Edizioni Menabò, Ortona 2024), scritto da Giulia Melani con i contributi di Franco Corleone, Katia Poneti e Grazia Zuffa.
A Vasto, un dibattito sul rispetto della dignità delle persone detenute
L’iniziativa, intitolata Per il rispetto della dignità di ogni persona, vedrà la partecipazione di esperti e rappresentanti istituzionali. Il sindaco di Vasto, Francesco Menna, aprirà l’incontro con i saluti istituzionali.
Seguiranno gli interventi di Giulia Melani, sociologa del diritto e ricercatrice presso l’Università di Firenze, nonché presidente della “Società della Ragione” e curatrice del volume; Katia Poneti, esperta in Filosofia del Diritto e collaboratrice presso l’Ufficio del Garante dei diritti delle persone detenute della Regione Toscana; e Franco Corleone, ex sottosegretario alla Giustizia e già Commissario per la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari.
A portare un contributo istituzionale sarà Riccardo Magi, deputato e primo firmatario della proposta di legge per la modifica del Codice Penale (AC, n. 158 del 13 ottobre 2022), che mira a riformare il sistema delle misure di sicurezza.
Un confronto sulla necessità di riforme
L’incontro si concluderà con l’intervento di Mons. Bruno Forte, arcivescovo della Diocesi di Chieti-Vasto e teologo, il quale ha più volte espresso il proprio parere critico sulla permanenza delle case lavoro nell’ordinamento penitenziario italiano.
L’evento rappresenterà un’occasione di riflessione sulle misure di sicurezza e sulla loro compatibilità con i principi di tutela dei diritti fondamentali, con l’obiettivo di promuovere un sistema che garantisca dignità e prospettive di reinserimento sociale per le persone detenute.
