CHIETI – La morte di Martina Vichayte, 26enne ucraina, è al centro di un’inchiesta della Procura di Chieti. La giovane, vittima di un incidente stradale avvenuto la notte di San Valentino a San Giovanni Teatino, è deceduta dopo che la sua auto, una Fiat 500, è finita in un canale.
Gli investigatori stanno verificando se la mancanza di un guard rail in quella zona possa aver contribuito all’incidente. Si ipotizza che la presenza di una protezione avrebbe potuto prevenire la tragedia.
Martina, laureata in Scienze del Turismo, stava rientrando a casa a Chieti dopo una serata trascorsa con amici a Pescara. Alle prime luci dell’alba, mentre percorreva via Aterno, la sua auto ha sbandato ed è finita fuori strada, senza segni di frenata. Il corpo della giovane è stato ritrovato il giorno successivo, quando una passante che stava facendo jogging ha notato l’auto nel canale.
Il recupero della vettura, che era sommersa, è stato effettuato dai soccorsi, che hanno confermato la presenza della ragazza al suo interno. Gli investigatori hanno acquisito anche le immagini di una telecamera di videosorveglianza, che potrebbero fornire dettagli utili per ricostruire la dinamica dell’incidente.
L’autopsia, disposta dal medico legale, chiarirà le cause della morte. Contestualmente, l’inchiesta si concentra sulle eventuali responsabilità legate alla mancanza del guard rail in quel tratto di strada, un’area di competenza condivisa tra il Consorzio industriale, il Consorzio di Bonifica e il Comune.