PESCARA – È stato ritrovato ieri pomeriggio nel Fosso Grande, al confine tra Spoltore e Pescara, il corpo senza vita di Rudy Cavazza, il giostraio romano di 50 anni scomparso il 6 dicembre scorso. Il cadavere, recuperato in stato di decomposizione avanzata, è stato trovato a pochi passi dal campo nomadi dove Cavazza si trovava in visita ai parenti, proprio nei giorni in cui aveva fatto perdere le sue tracce.
Gli abiti rinvenuti, un giaccone nero e jeans chiari, corrispondono a quelli che Cavazza indossava la notte della sua sparizione, e questo ha permesso agli investigatori di stabilire senza ombra di dubbio che si trattava proprio di lui. I familiari di Cavazza, che erano impegnati nel taglio dell’erba nella zona, sono stati i primi a notare il corpo nel torrente, subito segnalando la scoperta al 112.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, tra cui squadre specializzate in interventi in fiumi e canali. I primi accertamenti sul corpo sono stati effettuati, ma la conferma definitiva dell’identità è arrivata dopo l’esito dei test del DNA, che hanno confermato la tragica notizia.
Le indagini sono ora concentrate nel chiarire le circostanze della morte di Cavazza. La famiglia sospetta un omicidio fin dai primi giorni della scomparsa, ma gli inquirenti non escludono nessuna pista. Se si tratti di un incidente o di un crimine rimane da determinare.