ROCCARASO – Le immagini che nei giorni scorsi hanno fatto il giro dei media nazionali e locali, mostrando una Roccaraso presa d’assalto da migliaia di turisti, non rispecchiano la reale offerta turistica della zona. A precisarlo sono i consiglieri regionali della Lega Vincenzo D’Incecco e Carla Mannetti, che hanno espresso preoccupazione per le conseguenze di questa situazione.
IL TURISMO IN ABRUZZO: RISORSA DA VALORIZZARE
Roccaraso, insieme a Rivisondoli, Pescocostanzo e Castel di Sangro, rappresenta il cuore dell’offerta sciistica dell’Alto Sangro. Ogni anno attira visitatori, in particolare dalla Campania, per la sua vicinanza e le sue piste innevate. Tuttavia, la folla che ha invaso la località domenica 26 gennaio è stata eccezionale, creando una situazione di caos.
UN FENOMENO NEGATIVO PER IL TERRITORIO
“In Abruzzo il turismo è ben accetto, ma deve essere sano e rispettoso delle regole”, sottolineano i consiglieri. Secondo D’Incecco e Mannetti, il sovraffollamento ha danneggiato l’immagine della regione, che ha investito molto sulle infrastrutture turistiche. Roccaraso e le altre località limitrofe sono state costrette a gestire un’emergenza che ha trasformato un’occasione di svago in un problema di sicurezza e logistica.
SOLIDARIETÀ AGLI OPERATORI LOCALI
Nonostante le difficoltà, le autorità locali e gli operatori del settore hanno risposto prontamente. “Da parte nostra c’è il massimo sostegno per chi lavora nel turismo e per gli amministratori locali, che hanno dovuto fronteggiare un’ondata improvvisa di visitatori”, affermano i rappresentanti della Lega. Il turismo deve essere una risorsa per il territorio, portando benefici economici e non disagi.
RISPETTO PER IL LAVORO DEI PROFESSIONISTI DEL TURISMO
“Bisogna rispettare chi lavora nel settore, garantendo un flusso turistico ben organizzato”, concludono D’Incecco e Mannetti. La regione Abruzzo punta su un turismo di qualità, capace di valorizzare il territorio senza creare problemi. Gli investimenti degli ultimi anni devono essere tutelati, affinché il turismo resti un’opportunità di crescita e non un elemento di caos.