ROCCARASO – L’invasione di turisti a Roccaraso sta mettendo a dura prova l’ecosistema locale, con effetti negativi sulle risorse naturali e sulla qualità dell’aria. A lanciare l’allarme è la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), che ricorda come il turismo rappresenti la quarta causa di inquinamento ambientale, contribuendo per il 5% alle emissioni globali di CO2.
L’impatto del turismo di massa sulle aree montane
«Quanto visto la settimana scorsa a Roccaraso, quando migliaia di turisti hanno invaso la località montana con pullman e auto private generando un caos senza precedenti, ha effetti negativi diretti sull’ambiente e sugli ecosistemi locali» – afferma il presidente della Sima, Alessandro Miani. «È dimostrato che l’overtourism nelle zone di montagna provoca una pericolosa erosione del suolo, un incremento esponenziale dei consumi di acqua ed energia, oltre a un aumento significativo delle emissioni di sostanze inquinanti come PM2.5, PM10, anidride carbonica e ossidi di azoto, derivanti dal traffico intenso di veicoli».
I danni collaterali: rifiuti, fauna in pericolo e gestione inadeguata
L’afflusso massiccio di turisti porta con sé anche un altro grave problema: l’abbandono indiscriminato di rifiuti. «Tonnellate di plastica, mozziconi di sigarette e altri scarti vengono lasciati sulla neve, contaminando gravemente l’ambiente» – sottolinea Miani. «A questo si aggiunge la pressione sulla fauna locale, che vede compromessi i propri habitat naturali».
Di fronte a questa emergenza, la Sima chiede interventi concreti per proteggere le zone montane dell’Abruzzo, una regione in cui un terzo del territorio è costituito da parchi naturali. «Servono misure efficaci per contenere l’impatto del turismo di massa e garantire uno sviluppo sostenibile. Il turismo, se non gestito in modo adeguato, rischia di diventare un nemico dell’ambiente anziché una risorsa», conclude Miani.
Roccaraso, verso un turismo più sostenibile
L’overtourism è un fenomeno che sempre più spesso mette in crisi le località turistiche più gettonate, e Roccaraso non fa eccezione. Limitare il traffico, incentivare mezzi di trasporto a basso impatto ambientale e promuovere una maggiore sensibilizzazione sui comportamenti da adottare in montagna sono passi fondamentali per evitare che il turismo si trasformi in una minaccia per il fragile equilibrio naturale dell’Appennino.