PESCARA – C’è la svolta nel caso dell’omicidio di Thomas Luciani: uno dei due indagati è stato ritenuto processualmente capace e quindi imputabile.
È quanto emerge dalla perizia psichiatrica richiesta dai difensori dei due giovani di Pescara che colpirono a morte Thomas Luciani per un debito di droga. Nonostante sia stato riscontrato uno stato di instabilità mentale, è stato accertato che l’individuo fosse in grado di intendere e volere durante l’omicidio, confermando la sua imputabilità.
Il processo per l’omicidio di Thomas Luciani è attualmente in corso presso il Tribunale dei Minori dell’Aquila. Gli imputati sono accusati di omicidio volontario, aggravato dai futili motivi e dalla crudeltà.