SAN SALVO – Il clima è teso a San Salvo, dove la chiusura prolungata dello stadio “Davide Bucci” e la recente protesta dei tifosi del San Salvo hanno riacceso i riflettori su una situazione critica per lo sport locale.
«Non possiamo accettare che, di fronte a un problema così evidente, la De Nicolis continui a scaricare le responsabilità su altri, negando le proprie colpe e dimostrando, ancora una volta, totale inadeguatezza. Quello di ieri è solo il tragico epilogo del fatto che da ormai cinque anni lo stadio “Davide Bucci” è chiuso, nonostante le continue promesse di riapertura». Inizia così la nota firmata da Fabio Travaglini, Marika Bolognese, Giovanni Mariotti, Emanuela Tascone e Michela Torricella.
«Ed ora che la nostra squadra, il San Salvo, è riuscita ad avanzare di categoria e può ambire a risultati importanti, viene gravemente penalizzata dalla mancanza di una struttura adeguata per allenarsi e disputare le partite. Questa situazione era ampiamente prevedibile e prevenibile. Da anni assistiamo all’inerzia dell’Amministrazione, mentre i tifosi e gli sportivi vengono abbandonati a se stessi.
«Un vero e proprio disastro per l’intero settore sportivo di San Salvo»
«L’accaduto dimostra chiaramente l’incapacità gestionale dell’amministrazione De Nicolis – continuano i consiglieri comunali – che non solo ha fallito nel garantire soluzioni concrete per lo sport cittadino, ma sta causando un vero e proprio disastro per l’intero settore sportivo di San Salvo. Le dichiarazioni del Sindaco, che negano ogni responsabilità amministrativa, sono uno schiaffo alla nostra comunità. Si stanno investendo tre milioni di euro per una nuova tribuna, votata anche da noi in Consiglio comunale ma, nella migliore delle ipotesi, l’impianto non sarà consegnato prima di due anni. Nel frattempo, la città rimane senza un impianto sportivo funzionante.
E tutto questo mentre, a quanto ci risulta, si è continuato per lungo tempo a pagare il noleggio di container mobili per spogliatoi e servizi non utilizzati, aggravando ulteriormente lo spreco di risorse pubbliche. È indispensabile agire subito! La nostra proposta è chiara e immediata: si deve isolare e mettere in sicurezza l’area di cantiere della ex tribuna coperta e nel frattempo rendere di nuovo fruibile la tribuna scoperta e il campo, che non hanno nessuna problematica. Questo consentirebbe di riaprire lo Stadio immediatamente, restituendo alla Città un punto di riferimento fondamentale per lo sport e per la comunità. Al posto di rilasciare comunicati stampa trionfalistici e di scaricare le colpe su altri, l’Amministrazione dovrebbe concentrarsi sui fatti e lavorare seriamente. Non possiamo accettare ulteriori ritardi o alibi.
Alla luce di quanto accaduto, chiediamo che al delegato allo sport, Roberto Rossi, venga ritirato l’incarico, per non aver saputo minimamente gestire la situazione, non essendo in grado neanche di metterci la faccia ieri e dare risposte serie e centinaia di ragazzi scesi pacificamente in piazza».