ITALIA – Buone notizie per i lavoratori della piccola e media industria metalmeccanica, orafa e dell’installazione di impianti. Nonostante il mancato rinnovo del contratto collettivo nazionale (CCNL), è stata confermata l’erogazione di strumenti di welfare pari a 200 euro entro febbraio 2025. Lo ha annunciato Fiom-Cgil, rassicurando i lavoratori sul mantenimento dei diritti previsti dal comma 3, art. 90 del contratto sottoscritto il 26 maggio 2021, che resterà valido fino alla firma del nuovo accordo.
Contratto scaduto, ma i diritti restano
Il CCNL dei metalmeccanici delle PMI, firmato da Unionmeccanica Confapi e dai sindacati Fim-Fiom-Uilm, è scaduto il 31 dicembre 2024. La trattativa per il rinnovo, avviata lo scorso settembre, coinvolge circa 400.000 lavoratori.
I sindacati stanno spingendo per un accordo triennale (2025-2027) con un aumento salariale di 280 euro per la quinta categoria (operaio qualificato), oltre a una riduzione dell’orario settimanale a 35 ore. Tuttavia, le trattative sembrano essere in stallo, complice una serie di scioperi culminati lo scorso 15 gennaio.
Nel frattempo, grazie alla continuità garantita dal contratto precedente, i lavoratori potranno beneficiare dei 200 euro in welfare.
Chi avrà diritto ai 200 euro
Secondo il comunicato del 20 gennaio di Fiom-Cgil, i 200 euro saranno destinati ai dipendenti con i seguenti requisiti:
- Contratto a tempo indeterminato in vigore al 1° gennaio 2025 o successivamente stipulato entro il 31 dicembre 2025;
- Contratto a tempo determinato, purché il lavoratore abbia maturato almeno 3 mesi di anzianità di servizio (anche non consecutivi) nell’anno di riferimento.
Esclusi dall’erogazione saranno i lavoratori in aspettativa non retribuita o indennizzata. Inoltre, il valore del welfare non sarà riproporzionato per i lavoratori part-time. I 200 euro dovranno essere utilizzati entro il 31 dicembre 2025.
Le richieste dei sindacati
Le organizzazioni sindacali, in linea con le rivendicazioni presentate anche ai tavoli di Federmeccanica e Assistal, puntano a un miglioramento significativo delle condizioni di lavoro e retribuzione, ribadendo la necessità di un rinnovo equo e tempestivo.
Per ora, l’erogazione del welfare conferma l’impegno di tutelare i diritti acquisiti e garantire un sostegno concreto ai lavoratori in un momento di incertezza contrattuale.