SAN SALVO – In una nota diffusa da Il Territorio per il Pd, si esprime sconcerto per le dichiarazioni del sindaco di San Salvo, Emanuela De Nicolis, accusata di aver stravolto la narrazione sulla gestione unitaria del Patto Trigno-Sinello.
«È pazzesco quanto afferma il sindaco De Nicolis. È assurdo e paradossale che sostenga che il centrosinistra abbia rotto 25 anni di gestione unitaria del Patto», si legge nella nota.
Il documento ripercorre le tappe che hanno caratterizzato 25 anni di unità, sottolineando il ruolo fondamentale svolto dal centrosinistra e da figure di rilievo come Arnaldo Mariotti, Gabriele Marchese, Luciano Lapenna, Panfilo Di Silvio e Antonio Boschetti, insieme al contributo dell’allora sindaco di Vasto, Giuseppe Tagliente, esponente del centrodestra. Si evidenzia come, grazie a questa collaborazione trasversale, siano stati progettati e realizzati servizi cruciali per l’industria, la gestione dei rifiuti e l’acqua sul territorio.
Il Pd accusa invece De Nicolis e l’assessore regionale alle attività produttive, Tiziana Magnacca, di aver abbandonato quell’approccio unitario: “Solo la loro arroganza, prepotenza e protervia politica hanno spinto il Comune di Vasto, oggi rappresentato dal centrosinistra, a intraprendere un cammino diverso”.
Secondo la nota, il malcontento per la gestione di De Nicolis e Magnacca non sarebbe limitato al centrosinistra, ma condiviso anche da altri sindaci di centrodestra che, di fronte a una presunta gestione autoritaria, avrebbero scelto di rompere con il passato: «È il centrosinistra che vuole rompere l’unitarietà, o è la destra, con il suo isolamento, che impone scelte sbagliate?».
Il documento conclude con un appello deciso contro quella che viene definita “la prepotenza di De Nicolis e Magnacca”. Per il Pd, il percorso alternativo intrapreso dal sindaco di Vasto, insieme ad altri sindaci, sarebbe una risposta necessaria per difendere l’unitarietà del territorio. «Molto probabilmente altri sindaci seguiranno questo percorso, perché il frutto della gestione attuale è l’isolamento politico di De Nicolis e Magnacca, sia nel Suap che nel Civeta».
La polemica rimane aperta, alimentando il dibattito sulle scelte politiche che stanno segnando profondamente il futuro del Patto Trigno-Sinello.