SAN SALVO – Domani si affrontano San Salvo e Pro Vasto, due compagini che, pur divise da poche miglia di strada, sono accomunate dal medesimo destino: la lotta per la salvezza. Non è un derby, sia chiaro, ma la tensione che si respira è quella delle grandi battaglie, dove il campanile vibra con insistenza nelle viscere dei padroni di casa.
Protagonista indiscusso sarà Lorenzo Cattafesta, portiere e capitano del San Salvo, vastese di nascita ma oggi guida carismatica della squadra biancazzurra. Nel 2015-16, l’estremo difensore classe 1995 difendeva i pali della Vastese di Gianluca Colavitto, che quell’anno vinse il campionato di Eccellenza. Con lui, anche Nicola Della Penna, centrocampista di equilibrio e sostanza, e Antonio Polisena, che all’epoca completavano l’ossatura di una squadra destinata a lasciare un segno nella recente storia biancorossa.
Nello stesso anno, dall’altra parte del campo, Danilo Rufini scriveva una pagina importante con il San Salvo. Sotto la sua guida, i biancazzurri chiusero il campionato al terzo posto, ma il vero trionfo arrivò con la vittoria della Coppa Italia Abruzzo, un trofeo che cementò il nome del tecnico cosentino nella memoria della città.
Le parole di Lorenzo Cattafesta
«Finora la stagione non è stata affatto semplice» – ha riconosciuto Cattafesta. «Abbiamo vissuto momenti in cui esprimevamo un buon gioco, ma i risultati non arrivavano, e nel calcio ciò che conta davvero sono i tre punti. Adesso, però, l’arrivo di nuovi compagni ha portato una ventata di entusiasmo. Siamo determinati e pronti a giocarci questa partita con il massimo impegno».
La Pro Vasto, dal canto suo, è una squadra rinnovata e con un allenatore esperto come Rufini, che ha saputo ricompattare l’ambiente e ridare un’identità a un gruppo che, come il San Salvo, non merita la classifica attuale. Cattafesta ne ha riconosciuto il valore: «Sono convinto che alla fine ci salveremo entrambe, ma domani dovremo essere noi a prendere i tre punti».
Il San Salvo è pronto a giocarsi tutto. La Pro Vasto, altrettanto. Il resto lo deciderà il campo, come sempre.
La lotta per la salvezza passa dal mercato
Nel frattempo il San Salvo ha investito in esperienza e talento per invertire la rotta in questo girone di ritorno. Giulio Papagni, attaccante classe 2000 con alle spalle esperienze tra Bisceglie, San Severo, Montecatini e Barletta, è l’ultimo in ordine di arrivo. A seguire, l’argentino Matias Nahuel Roldan, classe 1994, una carriera costruita tra il calcio sudamericano e campionati marchigiani.
Anche i giovani sono stati al centro del mercato: Christian Spadafora, centrocampista del 2007 con presenze in Eccellenza, e Timoteo Budano, attaccante classe 2004 proveniente dalla Torrese, portano freschezza e una spinta necessaria per affrontare partite decisive come quella di domani.
