PESCARA – Si è svolta oggi l’udienza preliminare del processo a carico di due veterinari della ASL di Pescara, accusati di concorso nelle uccisioni ingiustificate di numerosi cani all’interno del canile sanitario gestito dalla ASL. L’indagine è scaturita dalla denuncia presentata dalla sezione locale di LNDC Animal Protection e dagli accertamenti condotti dai Carabinieri Forestali.
Modifica del capo di imputazione
Durante l’udienza, la Pubblica Ministera Benedetta Salvatore ha richiesto una modifica del capo di imputazione. La nuova accusa include il concorso di entrambi i veterinari nelle uccisioni ingiustificate di animali, rilevate durante le indagini. Inizialmente, uno dei veterinari rischiava il proscioglimento, poiché il reato di abuso d’ufficio, unico a suo carico, è stato abrogato dall’attuale normativa.
Supporto della parte civile
I nuovi capi di imputazione sono stati accolti, e LNDC Animal Protection, costituitasi parte civile, ha appoggiato la richiesta della PM. Michele Pezone, Responsabile Diritti Animali di LNDC, ha dichiarato: «Non è pensabile che il Direttore del Servizio di Sanità Animale della ASL di Pescara fosse all’oscuro dei fatti accaduti nella struttura, posta successivamente sotto sequestro». Pezone ha inoltre ricordato un episodio specifico riguardante un lupo cecoslovacco salvato da un’eutanasia ritenuta indebita, grazie all’intervento della sezione locale dell’associazione.
Prossima udienza e impegno di LNDC
La prossima udienza è stata fissata per il 10 aprile, quando si discuterà il rinvio a giudizio per i due veterinari coinvolti. Piera Rosati, Presidente di LNDC Animal Protection, ha dichiarato: «Questo è un passo importante per portare alla luce le responsabilità e dare giustizia alle vittime di un sistema che avrebbe dovuto proteggerle. LNDC sarà presente durante tutto il processo per garantire che venga fatta chiarezza».