L’AQUILA – La comunità di Massa d’Albe è stata colpita da una tragedia che ha avuto conseguenze drammatiche. Lo scorso 6 gennaio, un incendio ha distrutto circa mille balle di fieno in un’azienda agricola locale. Il proprietario, un uomo di 63 anni, è deceduto dieci giorni dopo a causa delle gravi ustioni riportate nel tentativo di spegnere le fiamme.
Nonostante le condizioni critiche, l’uomo era riuscito a dare l’allarme, consentendo l’intervento immediato dei soccorritori. Trasportato inizialmente in codice rosso all’ospedale di Avezzano, era stato successivamente trasferito all’ospedale Cardarelli di Napoli, dove è deceduto dopo giorni di lotta contro le gravi lesioni subite.
Sul luogo dell’incendio erano intervenute squadre dei vigili del fuoco provenienti dall’Aquila e da Avezzano, affiancate dal personale del 118 e dai carabinieri. Nonostante la rapidità dei soccorsi, il rogo ha causato danni ingenti all’azienda e, purtroppo, non è stato possibile salvare la vita del proprietario.
Le cause dell’incendio restano al momento sconosciute.
Diverse le ipotesi, che potrebbero determinare incendi di questa portata, tra cui:
- Autocombustione del fieno: fenomeno che può verificarsi quando il materiale non è adeguatamente essiccato e genera calore interno fino all’innesco di un incendio spontaneo.
- Cortocircuiti elettrici: una possibile causa, legata all’eventuale malfunzionamento dell’impianto elettrico.
- Fonti di calore o incendi dolosi: apparecchiature o atti intenzionali potrebbero aver giocato un ruolo.
- Cause naturali: anche se meno comuni, fulmini o altri eventi naturali potrebbero aver innescato il rogo.
Le indagini sono in corso per accertare l’origine dell’incidente e comprendere le dinamiche che hanno portato alla tragedia. La comunità locale si unisce al cordoglio per la perdita del 63enne