VASTO – Le storie più belle arrivano quando meno te lo aspetti. Come quella di Silvio Calice, direttore CNA Abruzzo, che non trovi dietro una scrivania ma su un campo da padel. Reduce da un torneo internazionale, dove ha sfidato atleti normodotati, la sua non è solo una storia di sport: è una potente riflessione sul significato dell’inclusività.
Silvio Calice: «Il padel abbatte ogni barriera»
«Con il circuito Inclusive Padel Tour abbiamo dimostrato che la disabilità non è un limite insormontabile. Non si tratta di sfidare i normodotati, ma di partecipare a un torneo misto in cui le coppie sono composte da un bionico/adattivo e un normodotato. Questo permette un confronto diretto che abbatte ogni barriera. L’unica regola per noi bionici è il secondo rimbalzo, ma oltre a questo, l’esperienza comune ci unisce, creando un vero spirito di inclusività».
Le parole di Calice hanno un peso, perché sono il frutto di chi non si è mai arreso. «Dopo quello che mi è successo, ho scoperto l’antifragilità: trasformare le difficoltà in una forza nuova. Oggi non sono solo un uomo diverso, ma sono uomo migliore. E voglio che chi affronta situazioni simili capisca che non c’è nulla di definitivo, se affrontato con coraggio».
Eppure, accanto alla forza personale, c’è un tema sociale che brucia. «La mia protesi bionica può arrivare a costare oltre 100.000 euro. E per chi non è assistito da INAIL ma dalla ASL, il costo può gravare principalmente sul paziente. Con Bionic People, l’associazione fondata dall’atleta paralimpico Alessandro Ossola, cerchiamo di sensibilizzare su questo: la disabilità non deve essere un privilegio per chi può permetterselo».
Poi c’è Lorenzo Primiano, maestro di padel e compagno di questa avventura. «L’esperienza con Silvio è nata quasi per caso. Un giorno, un suo amico che frequentava le mie lezioni mi propose di allenare una persona che definiva “speciale”. Accettai con entusiasmo. Quella giornata divenne una delle esperienze più belle della mia vita, sotto il profilo sportivo».
La vera vittoria, però, va oltre il risultato. È nella dimostrazione che la diversità non è un confine, ma una risorsa. E mentre la pallina corre sul campo da padel, è chiaro che la partita di Silvio non è solo sportiva: è un messaggio che fa bene a tutti noi.
L’Inclusive Padel Tour 2025 proseguirà in diverse città internazionali, tra cui Roma, Miami, Montecarlo, Londra, Spagna, Dubai, Torino e Milano.