GIULIANOVA – L’autopsia sul corpo di Fabiana Piccioni, la 46enne trovata carbonizzata a Giulianova, ha rivelato che la causa del decesso è stata un arresto cardiocircolatorio provocato da un mix letale di alcol e droghe, in particolare cocaina e oppiacei.
L’esame, condotto dal medico legale Antonio Tombolini, ha confermato l’assenza di segni di violenza sul corpo e l’assenza di fumi nei polmoni, suggerendo che Fabiana fosse già morta quando è stato appiccato il fuoco. Il corpo della donna è stato rinvenuto il 9 gennaio, abbandonato tra rifiuti e vegetazione, privo di effetti personali. La sua scomparsa era stata denunciata il 4 gennaio, dopo che i familiari non avevano avuto notizie da due giorni. Fabiana era stata vista per l’ultima volta il 2 gennaio durante una videochiamata con la madre.
Le indagini sono attualmente focalizzate su chi abbia occultato il cadavere e appiccato il fuoco. Gli inquirenti stanno raccogliendo testimonianze e analizzando i tabulati telefonici per ricostruire le ultime ore della vita della donna. Non ci sono al momento indagati, ma i familiari hanno indicato un uomo con cui Fabiana si frequentava come potenzialmente coinvolto nella vicenda.
La situazione rimane complessa e le autorità continuano a lavorare per chiarire i dettagli di un caso che ha scosso la comunità locale.