TERAMO – La causa del decesso di Fabiana Piccioni, 47 anni, è stata determinata come un arresto cardiocircolatorio, probabilmente provocato dall’assunzione di stupefacenti, con la cocaina in particolare tra i principali responsabili.
È quanto emerso dai test effettuati dal medico legale, Antonio Tombolini, durante l’autopsia svolta nel pomeriggio di ieri all’ospedale Mazzini. Le analisi hanno confermato l’ipotesi che il decesso non sia legato a un atto di violenza, dissipando così le prime congetture sul possibile femminicidio.
L’autopsia ha evidenziato che non ci sono tracce di fumo inalato e nessun segno di violenza sul corpo di Fabiana, il che ha portato gli inquirenti a escludere, al momento, l’ipotesi di omicidio.
Fabiana Piccioni: indagini sull’occultamento del corpo e sull’uomo legato alla vittima
Nel frattempo, l’attenzione si sposta sulla persona indicata dai familiari della vittima come un possibile frequentatore di Fabiana, con cui la donna aveva trascorso anche le festività di Capodanno. Nei prossimi giorni, l’uomo potrebbe essere ascoltato dagli inquirenti per fare chiarezza su eventuali dinamiche che hanno portato all’occultamento del corpo della vittima, un atto che resta sotto indagine, visto il vilipendio di cadavere.