CUPELLO – Non c’è pace al Civeta. Il Consiglio di Amministrazione del consorzio perde un altro pezzo: Paola Valentini, vicepresidente del CdA e rappresentante del Comune di Vasto, ha rassegnato le dimissioni. La commercialista, eletta nel luglio del 2023, lascia l’incarico per motivi personali, tre mesi dopo l’abbandono di Angiolino Chiacchia, rappresentante del Comune di San Salvo.
A riportare la notizia è Anna Bontempo sulle pagine del Centro. Entrambe le posizioni vacanti potrebbero non essere rimpiazzate, aprendo la strada a un cambiamento radicale nella governance. La Corte dei Conti, infatti, aveva già sollecitato l’introduzione di un amministratore unico, giudicando il CdA a cinque membri «inutile e dispendioso». Un’ipotesi che sembra ora sempre più concreta.
Assemblea Civeta e tensioni: cosa è successo
Giovedì, nella sede del Civeta a Cupello, si è riunita l’assemblea dei sindaci convocata dal presidente Giuseppe Silvestri. Tra i punti in discussione, la surroga dei membri dimissionari è stata uno dei temi centrali, ma il Comune di San Salvo, guidato dalla sindaca Emanuela De Nicolis, ha proposto di non procedere alla sostituzione di Chiacchia e di tornare a un’amministrazione monocratica.
Altri temi caldi hanno riguardato:
- Le modifiche all’articolo 17 dello statuto consortile, che prevedevano l’eliminazione della figura del direttore generale o, in alternativa, criteri stringenti per la sua selezione (profili con competenze specifiche e comprovate nel settore dei rifiuti). Proposta rigettata.
- Il rinnovo del collegio sindacale.
- Gli aggiornamenti sui pareri richiesti ad ANAC e MASE relativi alla risoluzione parziale del contratto di concessione per l’impianto di compostaggio e biometano.
- La verifica delle coperture finanziarie per opere extra perimetro con gli istituti di credito.
Civeta, tra passato e futuro
Il consorzio vive un momento di grande incertezza. Dopo essere tornato da poco a essere un’azienda consortile speciale, abbandonando la veste di società di capitali (assunta due anni fa per accedere ai fondi del PNRR), il Civeta si trova ancora una volta a fare i conti con dimissioni, riorganizzazioni e tensioni politiche.
Il futuro sembra puntare verso un modello più snello e meno oneroso, ma la strada non sarà facile. La gestione dei rifiuti resta un tema centrale per il territorio, e il rischio è che la politica si scontri ancora a lungo sulla direzione da prendere, rallentando decisioni fondamentali per il consorzio e i cittadini.
Un altro capitolo complicato di una storia che si arricchisce continuamente di colpi di scena.