TERAMO – È stato confermato ieri il ritrovamento del corpo senza vita di Fabiana Piccioni, 47 anni, lungo la strada comunale Cavoni. Il cadavere, in avanzato stato di decomposizione, è stato scoperto da alcuni passanti, forse cacciatori, che si sono imbattuti in quella che si preannuncia come una vicenda dalle tinte drammatiche.
Secondo le prime indiscrezioni, sulla salma non sarebbero stati riscontrati segni di violenza sessuale o lesioni evidenti. Tuttavia, alcuni segni di bruciature sono stati rilevati sugli arti inferiori, nella zona del pube e sul capo, un particolare che non può non destare allarme. La scena del ritrovamento è infatti quella di un cadavere, nudo e martoriato dal tempo, che solleva inevitabilmente più domande che risposte.
A gestire la delicata indagine sono i Carabinieri del comando provinciale di Teramo. Al momento, tutte le piste sono aperte, compresa quella dell’omicidio. Le indagini, condotte con la massima discrezione, cercheranno di fare chiarezza su come e perché Fabiana sia finita in quel luogo. Un’autopsia, disposta dal pubblico ministero di turno, si terrà oggi pomeriggio, ma già da ora è chiaro che l’esame medico-legale sarà determinante per stabilire la causa della morte.
Non meno inquietante è l’incognita legata al luogo del ritrovamento: si sta valutando l’ipotesi che la donna possa essere stata uccisa altrove e poi abbandonata in quel punto. Fabiana Piccioni era scomparsa giovedì scorso, dopo essere uscita di casa, senza più fare ritorno. La denuncia della sua scomparsa era stata presentata immediatamente dai genitori, che avevano allertato i Carabinieri.