CHIETI – Nelle ultime settimane, la Polizia di Stato ha intensificato i controlli sulle strutture ricettive in provincia di Chieti, in ottemperanza alla circolare del Capo della Polizia del 18 novembre 2024. L’iniziativa mira a garantire la sicurezza dei cittadini attraverso l’applicazione rigorosa delle disposizioni in materia di antiterrorismo e antimafia, con particolare attenzione ai Bed & Breakfast presenti sul territorio.
Il personale della Questura di Chieti e dei Commissariati di Lanciano e Vasto ha eseguito verifiche su 15 strutture, rilevando diverse irregolarità:
- Mancata comunicazione delle schede “Alloggiati” all’Autorità di Pubblica Sicurezza;
- Mancata esposizione del CIN (Codice Identificativo Nazionale) o del CIR (Codice Identificativo Regionale) all’ingresso della struttura;
- Violazioni della Legge Regionale Abruzzo sul Turismo, tra cui l’assenza della SCIA e pubblicità non conforme all’effettiva offerta.
Due gestori sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per la mancata comunicazione dei nominativi degli ospiti alla Questura, in violazione dell’articolo 109 TULPS. Questa infrazione prevede una pena di arresto fino a 3 mesi e una multa di €206,00.
Inoltre, per le altre violazioni amministrative, sono state elevate sanzioni complessive pari a €10.000,00. Sono in corso ulteriori accertamenti per verificare la conformità amministrativa delle posizioni di alcuni gestori.
Promemoria per i titolari delle strutture ricettive
Si ricorda che i gestori di B&B, case vacanza, campeggi e altre strutture ricettive, compresi i servizi di HomeExchange, hanno l’obbligo di comunicare online alla Questura le generalità degli ospiti:
- Entro 24 ore dall’arrivo per soggiorni superiori a un giorno;
- Entro 6 ore dall’arrivo per soggiorni inferiori alle 24 ore.
L’identificazione degli ospiti deve avvenire esclusivamente tramite un documento valido e munito di fotografia.
Sul portale “Servizio Alloggiati”, la Polizia di Stato sottolinea che non sono consentite modalità di check-in a distanza o da remoto, né l’uso di strumenti telematici, elettronici o piattaforme social per l’identificazione degli ospiti. Questi controlli confermano l’impegno della Polizia di Stato a monitorare il settore ricettivo, tutelando la sicurezza collettiva e promuovendo il rispetto delle normative da parte degli operatori turistici.