VASTO – Ci sono figure che, senza fare rumore, cambiano il destino di un territorio. Vasco Pardini era una di queste. A 93 anni, questa mattina, si è spento uno dei grandi artigiani dell’industria, un uomo che ha saputo vedere lontano quando intorno a lui c’era solo il profilo acerbo di un Vastese che iniziava a immaginare un futuro diverso.
Di origini toscane, negli anni Sessanta, con l’insediamento della Società Italiana Vetro (SIV), comprese che l’Abruzzo poteva diventare la terra della seconda vita per la sua impresa. Trasferì famiglia e radici nel Vastese, fondando la Nuova Fa.Im.A., dedicata agli imballaggi industriali. Era solo il primo atto di una visione che si sarebbe perfezionata negli anni Ottanta, con la nascita di Tecnopack a San Salvo, una realtà che ha saputo trasformarsi in leader del settore degli imballaggi industriali in legno.
Vasco Pardini non era solo un imprenditore, era un caposquadra. Oggi Tecnopack vive grazie alla solidità delle sue fondamenta, ma guarda avanti con la forza della terza generazione. Suo figlio Marco è al timone come amministratore, mentre il futuro dell’azienda è già nelle mani dei tre nipoti: Giacomo, che guida il settore imballaggi, Andrea, responsabile di Wood House, e Simona, che tiene le redini dell’amministrazione.
Il sindaco di Vasto, Francesco Menna, lo ha ricordato con parole di affetto: «Era un imprenditore lungimirante, ma soprattutto un uomo buono e generoso. La sua educazione, il suo garbo e la sua dedizione hanno dato lustro al nostro territorio. Era un galantuomo di altri tempi».
Domani, sabato 11 gennaio, alle 15.30, i funerali nella parrocchia di San Giovanni Bosco.