VASTO – Vasto ha detto addio oggi a una delle sue figure più illustri, Angela Poli Molino, donna che ha segnato profondamente la vita culturale, sociale e politica della città. La chiesa di San Giovanni Bosco, gremita di gente, è stata il palcoscenico di un commosso tributo alla memoria di una persona che, seppur prossima ai 98 anni, ha lasciato una traccia indelebile nel cuore di tutti.
A renderle omaggio non sono stati solo i familiari – i figli Massimo e Marco, in primis – ma anche una rappresentanza qualificata della comunità cittadina. Tra loro, amministratori comunali, ex sindaci, politici, e tanti membri delle realtà associative.
Nata a Castrocaro Terme (Forlì), Angela Poli Molino è stata una pioniera, una delle prime donne a ricoprire il ruolo di assessore alla Cultura e al Sociale. Un ruolo che non ha mai svolto come una semplice formalità, ma con il cuore e la passione di chi sente la responsabilità di essere un punto di riferimento per la cittadinanza. Il suo impegno era tangibile in ogni iniziativa: la Scuola civica musicale, i servizi sociali, l’associazione Amici degli Anziani, il Coro delle nonne. E poi, la promozione dell’inclusione, la lotta contro la solitudine degli anziani, la cura dei più deboli. Angela non è stata solo una politica, ma una vera e propria educatrice, capace di guardare al futuro senza mai dimenticare le radici del passato.
I figli hanno parlato di lei con le parole più belle che un figlio possa dire di una madre: «Quando si perde una mamma, una parte del proprio cuore è dilaniato», ha detto Massimo, che ha aggiunto come Angela fosse per lui una «fonte continua di ispirazione, capace di smuovere le coscienze». Una donna che, al di là del suo ruolo pubblico, ha sempre vissuto con una fede profonda e con un amore incondizionato verso la famiglia e la città che l’aveva accolta.
Non è mancato un ricordo affettuoso da parte del Vescovo Mauro Lalli, che ha celebrato le esequie, lodando la figura di Angela come un modello di saggezza e di impegno cristiano. Lalli ha evocato la sua «lampada sempre accesa», il frutto di una vita spesa con carità, pazienza e generosità. Una donna che ha sempre lavorato «nell’ombra» ma che ha lasciato un segno enorme nella comunità.
Francesco Menna, sindaco di Vasto, ha ricordato Angela come una «pioniera della lotta per l’emancipazione femminile», una figura che ha ispirato diverse generazioni di amministratori. Ma, al di là delle parole, è stato il suo impegno concreto a fare la differenza.
E, infine, c’è il ricordo di Ercole D’Ugo, cooperatore salesiano, che ha ricordato la scelta di Angela di diventare cooperatrice, una scelta fatta con cuore e consapevolezza, davanti a Dio, e che ha guidato ogni sua azione.