VASTO – Le iniziative dedicate alla lettura e la funzionalità dei luoghi ad essa riservati hanno permesso a Vasto di ottenere il prestigioso titolo di «Città che legge». Il Centro per il Libro e la Lettura (Cepell) ha recentemente pubblicato l’elenco dei Comuni che hanno ricevuto questa qualifica per il triennio 2024, 2025 e 2026, in seguito a un avviso pubblico lanciato nel novembre scorso. Tra questi, spicca Vasto, come annunciato dal Sindaco Francesco Menna.
La lettura è fondamentale per lo sviluppo intellettuale, sociale ed economico delle comunità. Con questa consapevolezza, il Cepell, in collaborazione con l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), riconosce e valorizza le amministrazioni comunali che si impegnano a promuovere politiche pubbliche di lettura sul proprio territorio. Questo riconoscimento mira a sostenere la crescita socio-culturale delle comunità urbane attraverso la diffusione della lettura come valore condiviso.
Un impegno collettivo
L’assessore alla Cultura, Nicola Della Gatta, ha sottolineato che questo riconoscimento è un premio per il lavoro di squadra svolto negli anni da cittadini, associazioni e insegnanti. Ha evidenziato l’importanza della partecipazione attiva di tutti gli attori coinvolti, inclusi i librai locali. «Con tutti loro porteremo avanti numerosi progetti per educare i più giovani alla pratica della lettura», ha affermato Della Gatta. La lettura è vista come una chiave per crescere come comunità e stimolare la riflessione e la creatività. Inoltre, l’assessore ha menzionato gli investimenti continui nel settore culturale e nella riqualificazione delle strutture, con particolare attenzione al Polo Bibliotecario Comunale «Raffaele Mattioli» di Palazzo Aragona. Una nuova rete sarà avviata in sinergia con la Regione, migliorando ulteriormente l’accessibilità dell’Archivio Storico. Con questo riconoscimento, Vasto si unisce a un gruppo selezionato di comuni che si impegnano a fare della lettura un elemento centrale nella vita sociale e culturale del proprio territorio, contribuendo così a costruire una società più informata e partecipativa.