ABRUZZO – Il Partito Democratico, rappresentato dal capogruppo in Consiglio regionale Silvio Paolucci e dal segretario regionale Daniele Marinelli, ha lanciato un grido d’allarme sulla situazione critica dell’agricoltura abruzzese. In una nota congiunta, il PD denuncia le conseguenze devastanti della siccità del 2024, il mancato arrivo dei ristori governativi e regionali attesi dal 2023, e l’inefficacia delle politiche messe in campo dalla giunta regionale guidata dalla destra.
Una crisi senza precedenti
Secondo il Partito Democratico, la siccità del 2024 ha inflitto un duro colpo al settore agricolo regionale, già messo in difficoltà dai danni provocati dal maltempo e dalla peronospora. I dati parlano chiaro:
- Riduzione della produzione del 60% nell’olivicoltura e del 35% nella viticoltura.
- Perdite del 30% nella cerealicoltura e fino al 25% nell’ortofrutticoltura.
- Calo del 25% nella produzione di fieno.
Oltre al crollo produttivo, gli agricoltori devono fare i conti con i rincari dei costi di gestione, l’aumento dei prezzi al consumo e il rischio di abbandono delle terre. La mancata dichiarazione tempestiva dello stato di calamità ha ulteriormente aggravato la situazione, lasciando molte aziende agricole in bilico tra la chiusura e la sopravvivenza.
L’emendamento da 10 milioni di euro
Per fronteggiare l’emergenza, il PD annuncia un emendamento al bilancio regionale che prevede l’istituzione di un fondo straordinario da 10 milioni di euro. Le risorse, destinate a fondo perduto, serviranno a:
- Ristorare i danni subiti dalle aziende agricole negli ultimi due anni.
- Promuovere interventi strutturali, come il miglioramento delle infrastrutture idriche e il sostegno alle pratiche agricole sostenibili.
- Garantire misure di supporto al reddito per gli agricoltori colpiti dalla crisi.
Proposte per il rilancio del settore
Il capogruppo Silvio Paolucci e i consiglieri regionali Dino Pepe, Antonio Di Marco, Sandro Mariani, Antonio Blasioli e Pierpaolo Pietrucci sottolineano l’urgenza di un piano coordinato per salvare il comparto primario. Tra le proposte avanzate dal PD:
- Investimenti in infrastrutture idriche, con la ristrutturazione delle reti dei Consorzi di Bonifica, la creazione di nuovi invasi e la manutenzione di laghi e pozzi artificiali.
- Snellimento delle procedure burocratiche, come nel caso dell’erogazione del gasolio agricolo agevolato.
- Promozione dei prodotti agricoli locali, per valorizzare le eccellenze regionali e garantire reddito agli agricoltori.
- Sostegno alla ricerca e all’innovazione, per rendere il settore più resiliente ai cambiamenti climatici.
- Misure per affrontare la carenza di manodopera agricola, attraverso incentivi alla stabilità occupazionale e formazione professionale.
- Riforma delle norme sulla fauna selvatica, con un piano di contenimento degli ungulati e la nomina di un commissario straordinario.
Critiche alla gestione regionale
Il PD evidenzia l’inattività della Regione nell’utilizzo dei fondi europei della programmazione 2021-2027, attualmente bloccati. Paolucci critica la giunta Marsilio per la mancanza di interventi strutturali e strategie a lungo termine, indispensabili per il rilancio dell’agricoltura e delle aree rurali.
Conclusioni
«Non possiamo permettere che l’agricoltura abruzzese collassi», afferma il PD, sottolineando l’importanza di un intervento immediato per sostenere le aziende agricole e garantire un futuro sostenibile al settore.