AVEZZANO – Questa mattina, presso il tribunale di Avezzano, si terrà la prima udienza del processo contro l’uomo accusato dell’uccisione dell’orsa Amarena, avvenuta a San Benedetto dei Marsi il 31 agosto 2023.
Andrea Leombruni è imputato per il reato di uccisione aggravata di animale e per l’esplosione pericolosa di un colpo di arma da fuoco. Tra le parti civili costituite in giudizio figurano il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (PNALM), insieme ad altre istituzioni e associazioni ambientaliste. Nel frattempo, davanti al tribunale si è svolto un sit-in di protesta.
Secondo quanto previsto dagli articoli 544-bis e 61 n.1 del codice penale, l’accusato avrebbe intenzionalmente sparato un proiettile caricato artigianalmente per causare il massimo danno possibile, uccidendo così l’orsa. L’aggravante riguarda la crudeltà dell’atto, compiuto senza alcuna giustificazione valida e in presenza dei cuccioli, ancora dipendenti dalla madre, con l’intento implicito di compromettere anche la loro sopravvivenza.
Inoltre, ai sensi degli articoli 703 e 62 n.2 c.p., l’imputato deve rispondere anche del rischio creato per la sicurezza pubblica: il colpo è stato esploso in un’area aperta, accessibile al pubblico e vicina a luoghi abitati, aumentando il pericolo per chi si trovava nelle vicinanze.