VASTO -D.C., residente a Vasto, ha contattato la redazione, riportando una complessa situazione sanitaria.
Il 4 dicembre 2024, il suo medico di famiglia gli ha comunicato l’impossibilità di prescrivergli il farmaco Rabeprazolo, utilizzato per il trattamento delle sue patologie, se non per un massimo di due volte all’anno e per periodi non superiori a sei settimane.
L’uomo assume Rabeprazolo da oltre 40 anni per la prevenzione di ulcere e altre condizioni correlate. In seguito alla comunicazione ricevuta, ha inoltrato una richiesta alla ASL2 Abruzzo Lanciano-Vasto-Chieti per autorizzare il proprio medico alla prescrizione continuativa, ma non ha ancora ottenuto risposta.
Dall’interruzione del trattamento, D.C. ha segnalato un peggioramento dei sintomi delle sue patologie, tra cui gastroduodenite e reflusso gastroesofageo, con manifestazioni dolorose e bruciori localizzati in diverse aree, tra cui stomaco, esofago, duodeno, laringe e denti.
D.C. ha richiesto supporto per poter riprendere la terapia farmacologica, descrivendo un significativo aggravamento del proprio stato di salute:
«In data 04.12.2024, il medico di famiglia mi ha comunicato, in modo repentino, che non può più prescrivermi il farmaco RABEPRAZOLO, se non per massimo due volte l’anno e per un periodo non superiore alle sei settimane.
Sono oltre 40anni che assumo giornalmente una compressa di RABEPRAZOLO tramite il S.S.N. per evitare ulcere e malattie varie, ne ho un bisogno assoluto.
Ho provato a chiedere alla ASL2 Abruzzo Lanciano-Vasto-Chieti l’autorizzazione al mio medico di famiglia per la prescrizione continua del farmaco RABEPRAZOLO, ma non ho ottenuto risposta.
Purtroppo, in seguito all’interruzione repentina del farmaco RABEPRAZOLO, dal 04.12.2024 ad oggi,i sintomi dovuti alle mie patologie si sono riacutizzate: “GASTRODUODENITE” e “REFLUSSO GASTROESOFAGEO”;ho tanto malessere e insostenibili bruciori al tratto: stomaco, esofago, duodeno, laringe e denti.
È vergognoso interrompere, in modo indiscriminato, il farmaco a chi ha queste patologie; confermate dal Centro Militare di Medicina Legale di Chieti in data 10.05.2005, il quale ha riconosciuto la patologia come ascrivibile a causa di servizio e dal medico di famiglia in data 27.06.2005, confermato anche dalla ASL Servizio di Medicina Legale in data 20.07.2005.
Chiedo aiuto. Sto malissimo».