VASTO – Esattamente sette giorni fa, la Pro Vasto ha operato un importante cambio di rotta nello staff tecnico, con l’esonero del tecnico Daniele Avantaggiato e del suo collaboratore Giorgio Ventrella, seguito dalle dimissioni di Antonio Palermo. Un anno dopo il suo arrivo, avvenuto in un contesto societario difficile, il direttore sportivo ha deciso di fare un passo indietro, segnando la fine di un percorso che, pur caratterizzato da alti e bassi, aveva permesso alla squadra di centrare l’obiettivo salvezza nella scorsa stagione.
Palermo, in una lettera in cui ha messo nero su bianco le sue riflessioni, ha riconosciuto che il suo primo anno è stato un successo inatteso. Ma, come è giusto che sia, ha anche parlato di errori, delle scelte sbagliate, delle sensazioni sbagliate fin dall’inizio.
«In totale, ho trascorso 378 giorni in questa splendida città che mi ha accolto in modo straordinario. In ogni momento ho cercato di dare il massimo per la maglia biancorossa, mettendo sempre la mia faccia in primo piano, consapevole del dovere di restituire l’affetto e la stima che mi sono stati mostrati. Penso che il mio primo anno sia andato oltre le aspettative: sebbene non si possa parlare di miracoli, abbiamo comunque compiuto un’impresa titanica. Per la stagione 2024-2025, eravamo partiti con l’intento di migliorare, ma il progetto si è interrotto. Così siamo arrivati alla fine di questo percorso, che rifarei mille volte», scrive Antonio Palermo.
L’autocritica
«Ho commesso alcuni errori e il primo riguarda Benedetto Mangiapane. Fin dai primi giorni in biancorosso, ho avvertito sensazioni negative nei suoi confronti, dopo che era stato scelto come ripiego, quando l’intenzione iniziale era quella di proseguire con il tecnico della stagione precedente. Mi sono accorto subito che Mangiapane non era più la persona che avevo conosciuto quattro anni prima. Avrei dovuto esonerarlo sin dalla prima giornata.
Dopo il suo allontanamento – continua Palermo – ho cercato di contattare Pellicori, ma la società ha preferito dare una possibilità a Daniele Avantaggiato, un ragazzo brillante, serio, con ottime idee. Inizialmente avevo qualche dubbio e col tempo queste perplessità si sono confermate. La squadra, nelle ultime quattro partite, aveva perso brillantezza e, a mio parere, è mancato qualcosa sul piano tecnico. Probabilmente non è stato possibile mantenere lo stesso spirito che aveva caratterizzato il lavoro di Giorgio Ventrella. Non so spiegare le ragioni, ma non intendo in alcun modo sminuire il lavoro di Avantaggiato, che è un professionista valido e avrà altre opportunità in futuro».
Le dimissioni
«Sono state proprio queste le ragioni per cui ho deciso di fare un passo indietro. Sentivo che mancava quella fiducia necessaria per proseguire. Mi è sembrato giusto, per rispetto della squadra e dei tifosi, cambiare direzione. Non si è trattato di paura di retrocedere: questa squadra ha tutte le potenzialità per risalire, e sono sicuro che con Danilo Rufini raggiungerà gli obiettivi prefissati. Lascio un gruppo di giocatori che vanta i migliori under del campionato. In particolare, Formisano, Corrado e Lorenzo Palermo. Tra i giocatori esperti, cito Henri Tafili. Non voglio dimenticare nessuno, ma sono convinto che questa squadra abbia tutte le qualità per risalire», continua il ds.
I ringraziamenti
«Infine, desidero ringraziare tutta la città di Vasto, i miei amici, i collaboratori e i dirigenti, vecchi e nuovi, per il loro sostegno. Auguro a questa piazza una pronta risalita, perché solo uniti si può raggiungere questo obiettivo. Ai tifosi dico di continuare a stare vicino alla squadra, come hanno sempre fatto, perché anche nei momenti più difficili il loro supporto è stato fondamentale. La curva ha sempre avuto un ruolo importante nel dare quella spinta in più alla squadra. Li ringrazio di cuore e sono certo che, con il giusto supporto, Vasto tornerà a brillare».