PESCARA – Le Fiamme Gialle della Tenenza di Popoli Terme hanno scoperto una frode da 6 milioni di euro ai danni del bilancio dello Stato, impedendo anche che venissero sottratti ulteriori 3 milioni di euro provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). L’operazione, denominata “Company back to life”, ha portato alla luce un’accurata simulazione da parte di alcune imprese, le quali avevano falsificato documenti per accedere fraudolentemente a due distinti finanziamenti agevolati.
Il primo intervento riguarda il sostegno alle imprese esportatrici con approvvigionamenti da Ucraina, Federazione Russa e Bielorussia, previsto dal bilancio nazionale. A questo programma erano stati destinati 6 milioni di euro, dei quali 4,5 milioni erano già stati erogati, mentre 1,5 milioni sono stati bloccati grazie all’intervento tempestivo dei militari.
Il secondo piano di finanziamento coinvolge risorse messe a disposizione dall’Unione Europea per favorire la transizione digitale e ecologica delle imprese italiane. Qui, le Fiamme Gialle sono intervenute prima che venissero erogati oltre 3,1 milioni di euro, impedendo il pagamento illecito tramite SIMEST Spa, la società incaricata di gestire tali fondi.
Nel corso delle indagini, i finanzieri hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo emesso dalla Procura della Repubblica di Pescara, a seguito di un’accurata analisi delle operazioni sospette. Sono stati posti sotto sequestro 2,27 milioni di euro, provenienti da conti bancari e postali, automezzi, moto e quote societarie appartenenti a due società con sede a Pescara.
Le indagini hanno rivelato che alcune imprese inattive o “dormienti” hanno improvvisamente ripreso vita tra settembre e ottobre 2023, producendo documentazione fiscale falsa per poter richiedere i finanziamenti. Il requisito fondamentale per accedere ai fondi era il deposito di almeno due bilanci precedenti alla domanda, condizione che queste realtà aziendali avevano falsificato ad hoc per il solo scopo di ottenere ingenti risorse pubbliche.
Grazie all’impegno delle Fiamme Gialle e alla collaborazione di SIMEST, la frode è stata fermata in tempo, evitando danni ulteriori alle risorse pubbliche. L’operazione evidenzia il ruolo fondamentale della Guardia di Finanza nel contrastare le frodi ai danni dello Stato e dell’Unione Europea, con un’azione che si è estesa anche fuori dalla regione Abruzzo, coinvolgendo realtà aziendali attive nel Lazio e nelle Marche.
Il caso si conclude con il sequestro di fondi per oltre 2 milioni di euro e con la protezione del bilancio nazionale, nonché con la messa in sicurezza delle risorse destinate alla ripresa economica del Paese.