LANCIANO – «La UIL FPL denuncia la gestione critica del Presidio Ospedaliero “Renzetti” di Lanciano: urgente intervento per garantire i servizi sanitari e la sicurezza dei cittadini – La UIL FPL esprime forte preoccupazione per lo stato di abbandono in cui versa il Presidio Ospedaliero “Renzetti” di Lanciano. Le recenti decisioni prese dalle autorità sanitarie stanno mettendo a rischio la qualità dei servizi e la sicurezza dei cittadini, sollevando interrogativi sulla gestione dell’intera struttura».
Inizia così la nota di Uil Fpl in merito alla situazione sempre più critica che riguarda l’ospedale Renzetti di Lanciano.
«Ad agosto, la chiusura improvvisa del reparto di Rianimazione, resa necessaria per la bonifica da amianto, ha generato un vero caos. Secondo il cronoprogramma ufficiale, i lavori avrebbero dovuto concludersi entro il 14 ottobre, con la riapertura tempestiva del reparto, come dichiarato pubblicamente dalle autorità locali, regionali e dal direttore generale della ASL Lanciano Vasto Chieti. Tuttavia, a oltre un mese dalla data prevista, il reparto di Rianimazione è ancora inattivo. Anzi, gli spazi originariamente destinati alla Rianimazione sono stati riassegnati senza preavviso all’Unità di Terapia Intensiva Cardiologica (UTIC), senza una comunicazione formale né al personale sanitario né alla cittadinanza. Nel corso di una recente conferenza stampa, la Direzione Strategica della ASL ha ricostruito le motivazioni che hanno portato alla chiusura del reparto UTIC e al trasferimento dei posti letto nei locali della Rianimazione, suscitando numerose proteste. La Direzione ha promesso una temporanea riorganizzazione dei posti letto, includendo 4 posti per l’UTIC, 1 posto per la rianimazione vera e propria, 1 posto per sub-intensiva e 2 posti per terapia intensiva post-operatoria, in attesa della ristrutturazione dei locali UTIC attualmente chiusi», continua la nota.
«Pur apprezzando le intenzioni esposte dal direttore generale, la UIL FPL rimane in vigile attesa. Il sindacato intende monitorare che gli impegni presi si traducano in azioni concrete, soprattutto per quanto riguarda la disponibilità dei fondi necessari (2,5 milioni di euro) per riqualificazione degli spazi UTIC. Fondi che la Regione Abruzzo ha promesso di stanziare. A tal proposito, la UIL FPL sollecita l’amministrazione comunale affinché collabori per trasformare tali impegni in realtà. L’ospedale “Renzetti”, classificato come DEA di primo livello secondo il piano sanitario regionale, è oggi incapace di operare efficacemente senza un reparto di Rianimazione pienamente funzionale. La carenza di personale medico e sanitario sta compromettendo la qualità dell’assistenza, costringendo spesso i pazienti a rivolgersi a strutture fuori città. In molti reparti, l’attività è ridotta a pochi giorni alla settimana a causa della cronica mancanza di personale qualificato. La UIL FPL sottolinea che questo problema è sintomatico di un’inadeguata programmazione della rete ospedaliera che non tiene conto di un bacino d’utenza di circa 150.000 abitanti», aggiungono dalla sigla sindacale.
«I numeri – incalzano da Uil Fpl – confermano un preoccupante trend negativo. Dal 2018 al 2023, i ricoveri sono crollati del 30%, passando da 9.051 a 6.606 (fonte: ASR). Le prestazioni specialistiche hanno subito un calo drammatico: medicina generale è scesa da 1.765 a 717 ricoveri, neurologia da 789 a 554, oculistica da 135 a 32, ortopedia/traumatologia da 1.136 a 843, ostetricia e ginecologia da 1.069 a 723. Di fronte a questa situazione, la UIL FPL chiede con forza l’adeguamento degli standard assistenziali del Presidio Ospedaliero “Renzetti” ai parametri previsti dal DM 70/2015. La mancanza di un intervento immediato rischia di rendere inutili le discussioni sui posti letto di Rianimazione e UTIC, poiché il nosocomio sta perdendo attrattiva sia per i pazienti che per i professionisti sanitari».
«In questo contesto di crescente sfiducia nei confronti del sistema sanitario locale, la UIL FPL invita la ASL e la Regione Abruzzo a fornire risposte chiare e immediate alle legittime preoccupazioni della cittadinanza. È necessario garantire un’assistenza sanitaria di qualità, adeguata alle esigenze del territorio, come sancito dalla nostra Costituzione. La UIL FPL continuerà a vigilare con attenzione affinché i diritti alla salute dei cittadini non vengano ulteriormente compromessi», concludono dall’associazione sindacale.