ITALIA – Otto ore di sciopero e blocco di tutte le forme di straordinario e flessibilità in tutti gli stabilimenti industriali aderenti a Federmeccanica e Assistal. È con questo annuncio, dato dal Segretario Generale Uilm Rocco Palombella al termine dell’incontro tra Federmeccanica-Assistal e i sindacati, che si è sancita la rottura delle trattative.
Fim, Fiom e Uilm chiedono di proseguire i negoziati partendo dalla loro proposta, che punta a un aumento salariale di 280 euro. Al contrario, contestano fermamente la piattaforma degli industriali, che metterebbe in discussione diritti consolidati e retribuzioni. Per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) della Metalmeccanica, i sindacati hanno scelto una nuova strategia di mobilitazione. Non più un calendario di 8 scioperi nazionali, ma un approccio più articolato, con iniziative territoriali. Lo sciopero sarà strutturato su 8 ore, ma senza una proclamazione unica su scala nazionale. Verranno organizzati scioperi locali, con un calendario condiviso tra Fim-Fiom-Uilm, consultando i rappresentanti sindacali territoriali e attraverso assemblee aziendali. Oltre alle 8 ore di sciopero, è previsto il blocco di straordinari e flessibilità oraria. Ciò significa che i lavoratori saranno invitati, tramite le rappresentanze sindacali (RSU/RSA), a non effettuare ore aggiuntive né a seguire schemi di distribuzione oraria flessibili, lavorando esclusivamente nelle 8 ore standard.
Ogni metalmeccanico potrà decidere se aderire individualmente alla mobilitazione. La partecipazione rafforzerà la posizione sindacale nelle trattative, che riprenderanno a inizio 2025, con lo stato di agitazione che proseguirà fino al 15 gennaio 2025. Aderire comporterà dei sacrifici economici, infatti i lavoratori perderanno 8 ore di salario per lo sciopero e ulteriori compensi derivanti dal mancato straordinario.