VASTO – Domani, allo stadio Aragona, arriva il Castelnuovo Vomano, una delle squadre più in forma del campionato di Eccellenza abruzzese. Una squadra vera, concreta, che sa cosa vuole e come prenderselo. Lo dicono i numeri: quattro vittorie consecutive, miglior attacco del torneo con 29 gol segnati, una striscia di imbattibilità che dura dal 6 ottobre. Ma, soprattutto, lo dice il campo, i ragazzi di mister Del Zotti sanno sempre come farsi rispettare.
Parliamo di una società ambiziosa, guidata da Dino Di Stefano che il calcio lo conosce e lo vive. Più volte l’imprenditore di origini cupellesi ha tentato di entrare nel mondo biancorosso, ma le porte, per motivi vari, sono sempre rimaste chiuse. Oggi, con il Castelnuovo Vomano, sembra aver trovato la sua dimensione, e i risultati gli stanno dando ragione.
Di fronte, però, c’è una Pro Vasto che si sta scoprendo. La vittoria di Lanciano è stata un segnale: questa squadra, quando gioca unita, sa essere pericolosa. Del resto, il problema non è mai stato il campo, dove i ragazzi hanno sempre dato tutto, ma il contorno, quello che si respira attorno alla società. E qualcosa sta cambiando.
Le nuove sponsorizzazioni annunciate in settimana – Vemit e Unieuro – sono un segnale. Sono un pezzo di credibilità in più, quella che il calcio richiede prima di tutto. E altre aziende potrebbero seguire: perché se un progetto funziona, la gente si avvicina. Questo vale per il pubblico, ma anche per chi il calcio lo finanzia.
Eppure, domani servirà qualcosa di diverso. Lorenzo Palermo sarà fuori per almeno dieci giorni, Antonio Montano è fermo ormai da quasi un mese. Due assenze che pesano, soprattutto contro un avversario così fisico e così organizzato. Ma sarà un’occasione per chi gioca di dimostrare che la Pro Vasto non è solo cuore e sacrificio, ma anche una squadra che sa giocare a calcio.
Il Castelnuovo Vomano parte favorito, questo è evidente. Ma le partite si giocano anche su altro: sulla voglia di non farsi mettere sotto, sul coraggio di chi scende in campo per dimostrare qualcosa, e, sì, anche su quel pizzico di orgoglio che non deve mai mancare. Il cambiamento è cominciato, e chissà che non sia proprio questa la partita che rilanci ulteriormente le ambizioni della nuova Pro Vasto.