di Anna Bontempo
VASTO – Ammonta a circa mezzo milione di euro la somma complessiva che sei dirigenti comunali – quattro dei quali non sono più in servizio – dovrebbero risarcire. Gli alti funzionari sono stati chiamati in causa dalla Corte dei Conti – sezione regionale Abruzzo – per debiti fuori bilancio approvati dal consiglio comunale il 28 luglio 2023.
Si tratta di un procedimento complesso che, stando alle poche indiscrezioni che trapelano, sarebbe alle battute iniziali. La notifica per la contestazione contabile riguarda i dirigenti che si sono avvicendati alla guida dei rispettivi settori di competenza dal 2007 al 2023. Appena ricevuta la contestazione di danno erariale si sono rivolti ai loro legali di fiducia che ora sono al lavoro per preparare le controdeduzioni. Il tempo a disposizione è di 45 giorni dalla notifica. Nello specifico i debiti fuori bilancio finiti nel mirino della magistratura contabile sono relativi a due contenziosi maturati durante il secondo mandato amministrativo del sindaco Luciano Lapenna, che hanno visto il Comune soccombere e liquidare interessi, rivalutazione monetaria e spese legali.
Il procedimento contabile per danno erariale è scattato d’ufficio in quanto tutte le delibere relative ai debiti fuori bilancio vengono automaticamente trasmesse alla Corte dei Conti. Riguardano due vicende, i cui contenziosi vanno avanti dal 2011 e sono stati definiti nel 2023. Una è relativa ad una struttura alberghiera e l’altra al contratto di pubblica illuminazione con Enel Sole, stipulato nel 2004 durante l’amministrazione comunale di centrodestra dell’ex sindaco Filippo Pietrocola. Per quanto riguarda la struttura alberghiera il comune di Vasto è stato condannato, inizialmente, al pagamento di 581.244 euro, oltre agli interessi e alla rivalutazione monetaria, in favore della società Icem snc di Michele Monteferrante per il rigetto della istanza. Avverso tale sentenza il comune di Vasto propose appello al Consiglio di Stato che accolse l’istanza dell’ente riducendo la somma da risarcire a 84.216 euro. Con successivo ricorso la società Monteferrante impugnava la sentenza del Consiglio di Stato chiedendone la revocazione. Ad oggi il debito complessivo a carico dell’ente è di 101.481 euro.
La seconda vicenda riguarda un decreto ingiuntivo emesso nel 2016 dal tribunale per un credito vantato dalla società Enel Sole srl (mandataria dell’associazione temporanea di impresa costituita unitamente alla società Eredi Paci Gerardo snc) aggiudicataria dell’appalto del servizio di pubblica illuminazione del territorio comunale. Il debito complessivo, in questo caso, a carico del comune di Vasto è di 1.027.605 euro, oltre alle spese legali (30.947) da liquidare in tre rate da 352.850 ciascuna.