MAGAZINE – La Champions League 2024-2025 ha già messo in evidenza tre squadre leader, come era lecito attendersi fin da subito: Manchester City, Real Madrid e Arsenal. Tutte e tre vantano top player in rosa ma stili di gioco molto differenti, frutto anche di tre allenatori molto diversi in quanto ad esperienze già accumulate. Non si tratta di tre squadre a caso ma quelle fornite da tutti gli esperti di pronostici, così come i media ma anche le quote sul possibile vincitore in Champions League, i quali ritengono tutti come i Citizens, i Blancos e i Gunners siano i candidati principali alla conquista del trofeo più ambito d’Europa, alla sua prima edizione dal format totalmente rinnovato.
Manchester City: Guardiola punta sulla continuità
Il Manchester City, guidato da Pep Guardiola, continua a brillare sia in Premier League che in Champions grazie a una tattica fluida e una rosa di grande qualità, anche se nelle ultime uscite stanno pagando una vera e propria situazione di emergenza in infermeria. Tra i punti di forza dei Citizens si trova senza dubbio l’organizzazione del possesso palla e la capacità di creare occasioni attraverso una rete di passaggi rapidi e movimenti ben sincronizzati. Dopo 13 giornate del campionato inglese, Harling Haaland e compagni hanno conquistato ben 23 punti, subendo una sola sconfitta. Lo score è ottimo anche in campo europeo, con 2 vittorie e un pareggio nelle prime tre sortite stagionali.
Real Madrid: la chiave sarà la gestione dello spogliatoio
Il Real Madrid di Carlo Ancelotti è in una fase di rinnovamento, caratterizzata dall’inserimento di giovani talenti come Jude Bellingham e l’arrivo di Kylian Mbappé, che formano un reparto offensivo temibile insieme a Vinícius Jr, al centro di recenti polemiche in merito al Pallone d’Oro, cerimonia a cui hanno disertato i blancos al gran completo. La tattica di Ancelotti ha subito cambiamenti importanti per adattarsi a questa nuova configurazione offensiva, con un centrocampo più mobile e dinamico rispetto alle stagioni passate. L’assenza di Toni Kroos e la limitata disponibilità di Eduardo Camavinga hanno portato il tecnico a sperimentare nuove soluzioni, rendendo le Merengues meno prevedibili e puntando all’estro dei talenti offensivi. Al momento il rendimento appare altalenante, ma è lecito attendersi un periodo doveroso di assestamento. Nonostante questo, conservano la seconda posizione in Liga dopo le prime 11 partite. La situazione non è rosea per la prima parte di stagione in Champions con, con 2 vittorie e 2 sconfitte raccolte dopo le prime 4 gare.
Arsenal: gioventù e intensità
L’Arsenal di Mikel Arteta è senza dubbio la compagine meno abituata a vincere a livello europeo rispetto a quelle menzionate, per questo può essere l’outsider della stagione, con decisamente meno pressione delle altre. I Gunners stanno impressionando per il loro gioco intenso e verticale, capace di sfruttare la velocità di interpreti come Bukayo Saka e Kai Havertz. Arteta ha lavorato molto anche sull’organizzazione difensiva, da sempre un tallone d’Achille per le squadre inglesi, e l’innesto di Riccardo Calafiori va proprio in questa direzione. In Premier League l’Arsenal si colloca in quinta posizione dopo 10 giornate, un ruolino di marcia che non può soddisfare gli uomini di Arteta, che però sono ancora imbattuti in Champions League, con 2 vittorie e un pareggio all’attivo.