VASTO – «Il sindaco di Vasto ha avuto, prima come consigliere di maggioranza e poi come sindaco, il potere, i mezzi e le opportunità per intervenire con la riqualificazione del complesso Genova Rulli o almeno ha avuto il tempo per progettarlo questo riuso».
Inizia così la nota di risposta del segretario cittadino e dei consiglieri comunali di Fratelli d’Italia Piernicola Carlesi, Guido Giangiacomo, Francesco Prospero e Vincenzo Suriani sulla questione del recente crollo del tetto del complesso Genova Rulli nel quartire Porta Nuova a Vasto.
«Attribuire la responsabilità di questa mancanza di progettualità a Fratelli d’Italia – incalza la nota – appare ancora una volta assurdo e poco credibile. Non esiste alcun progetto, non esiste un computo metrico su cui richiedere il finanziamento, e soprattutto non esiste un’idea del sindaco Menna per quest’area di Vasto. Forse è lui che non ha rappresentato adeguatamente, in tutti questi anni, il problema della rigenerazione del complesso Genova Rulli. Non ci risulta che lo abbia chiesto al suo “compagno” di partito, l’onorevole Dario Franceschini, che in questo arco di tempo ha ricoperto per ben tre volte il ruolo di Ministro della Cultura per il Partito Democratico. Se ora ritiene impossibile procedere alla riqualificazione nascondendosi dietro al contratto di comodato d’uso gratuito, perché ha inserito nelle linee programmatiche del suo mandato “La Vasto che Saremo 2021-2026”, il Palazzo Genova Rulli come sito prioritario di intervento, indicando la ferma volontà di valorizzarlo per migliorarne la sua capacità attrattiva, la sicurezza e l’accessibilità?
Era forse inconsapevole allora dei vincoli che oggi impediscono la riqualificazione del complesso monumentale, o si è trattato di un esercizio puramente retorico volto a illudere le aspettative dei cittadini? Il problema del crollo, contrariamente a quanto affermato dal sindaco di Vasto, non è solo di natura strutturale: è una conseguenza dell’incuria e dell’abbandono che si sono protratti nel tempo. È una responsabilità che dovrebbe sentire come propria e in cui la sua amministrazione ha chiaramente fallito».
«Ormai é tardi, il suo mandato terminerà senza restituire il complesso alla comunità con un nuovo uso, potrà solo gestire l’emergenza oppure continuare a cercare colpevoli ovunque, inclusa la Curia di Vasto», concludono infine la nota della sezione vastese di FdI.