di Anna Bontempo
VASTO – Tartarughe dimezzate nel laghetto della villa comunale. Dopo la denuncia del comandante provinciale Geav, Marco Cannarsa, secondo il quale mancano all’appello un centinaio di testuggini palustri della specie Trachemys Scripta, abbiamo interpellato l’assessore ai servizi manutentivi Alessandro D’Elisa.
«Circa sette-otto sono state ritrovate morte nella fontana dove erano state trasferite per consentire le operazioni di pulizia del laghetto», spiega D’Elisa, «ma non escludo che tante altre siano fuoriuscite dalla recinzione che in alcuni punti era rotta. Infatti spesso in questi mesi sono state ritrovate tartarughe lungo le strade e perfino in piazza Rossetti». Tre anni fa ne erano state censite 237. Oggi dopo gli interventi di manutenzione e di pulizia del laghetto della villa comunale sembra che ne siano rimaste un centinaio. Si tratta di una specie inclusa tra le cento peggiori invasive al mondo.
A lanciare l’allarme ai microfoni di Zonalocale è stato Cannarsa. «A parte le tempistiche che sono state più lunghe del solito, desta perplessità il fatto che il numero delle tartarughe si è drasticamente ridotto, quasi dimezzato», aveva commentato il comandante provinciale Geav, «tre anni fa ne erano state censite 237 alla presenza dei carabinieri forestali del Cites».
Le testuggini rimaste dopo gli interventi di bonifica sono state censite e catalogate in base al sesso dal servizio veterinario della Asl. La loro presenza nel laghetto della villa comunale – un tempo popolato solo di pesci e oche – è da ricondurre al discutibile comportamento dei cittadini che, dopo aver acquistato le testuggini nei negozi, hanno deciso di disfarsene.
I cancelli della villa comunale sono stati riaperti nei giorni scorsi. Gli interventi di manutenzione e di pulizia hanno riguardato soprattutto il laghetto, che si presentava putrido e melmoso. Oltre alla bonifica dello stagno, è stata installata una nuova recinzione in sostituzione della rete di plastica, ormai deteriorata e rotta in più punti, consentendo alle tartarughe di uscire dalla recinzione. Altri ospiti poco graditi sono i topi, la cui presenza ha indotto il Comune a installare delle trappole».
Qual’è il problema se ne mancano 100? Magari sparissero tutte quante! Sono invasive quanto un cancro…