LANCIANO – Oggi, 4 novembre, a Lanciano è stata avviata una protesta contro l’amministrazione comunale, contestando i lavori in corso in Via del Verde, dove una ruspa era già al lavoro per rimuovere alberi in un’area verde destinata a diventare un parcheggio. Questo evento rappresenta l’ennesima manifestazione del dissenso verso una politica che, secondo i manifestanti, favorisce il cemento a scapito del patrimonio naturale. La situazione evidenzia un conflitto tra le decisioni dell’amministrazione e le istanze della comunità locale, preoccupata per la conservazione degli spazi verdi e il rispetto delle normative ambientali.
«Ruspe, cemento, asfalto e alberi segati. Questa è la direzione di questa amministrazione, che non conosce altra transizione che quella dal verde al grigio, dalla natura al cemento . Una negazione nei fatti, dell’emergenza climatica in atto.
Oggi 4 Novembre 2024, alcuni cittadini e cittadine sono scesi in strada e hanno messo in moto una protesta spontanea.
Senza alcun avviso hanno trovato in Via del Verde a Lanciano una ruspa a lavoro e tre operai che si accingevano a rimuovere gli alberi posti sulla piccola zona antistante i parcheggi esistenti e l’area di sgambamento.
Infatti il Comune continua nella sua idea di creare un parcheggio su quella piccola area di verde, ove sono posizionati alberi che i cittadini e l’Associazione 1000 Alberi curano da tempo con dedizione; lo stesso Comune che appare incapace di dare una regolamentazione alla zona, identificando con la opportuna segnaletica gli spazi di parcheggio esistenti, opere che invece i cittadini chiedono da tempo.
Gli operai della ditta appaltatrice, che avevano già tagliato dei rami, alle richieste dei cittadini, compresa la situazione, con garbo e rispetto delle circostanze sono andati via.
Rimaniamo sempre stupiti dall’arbitrio di questa Amministrazione, della quale ormai conosciamo le “idee” di vecchia politica e dalla quale però ci aspettiamo quantomeno una informazione precisa in ordine ai modi e tempi di esecuzione di lavori che creano contrasto con la cittadinanza.
In linea con le nostre convinzioni, ma anche in precisa risposta ad un grande numero di cittadini che ce lo chiede (sappiamo anche vi è stato un consistente invio di mail e pec al Sindaco sulla vicenda), avevamo richiesto allo scorso Consiglio Comunale un ordine del giorno urgente sulla questione della conservazione dell’area verde, anche alla luce dell’aggiornamento del Regolamento Europeo del 24.6.24 che prevede il ripristino degli ecosistemi urbani, affinché non vi siano perdite degli spazi verdi e di copertura della volta arborea urbana.
Ci era stato richiesto di ritirare l’ordine del giorno sulla base dell’esame di altre questioni urgenti, rassicurati dal fatto che ci sarebbe stato un un consiglio comunale a breve, abbiamo deciso di riproporla come mozione per la seduta successiva, in modo da condurre anche tutti i consiglieri ad una riflessione comune, anziché un rifiuto della sola proposizione della istanza. In realtà il Consiglio non è stato ancora programmato ed oggi invece assistiamo alla forzatura sui tempi dei lavori in Via del Verde.
Eppure la stessa Regione Abruzzo nella nuova legge urbanistica ha avviato una pianificazione territoriale basata sul contenimento del consumo di suolo.
I recenti fatti in Spagna,con alluvioni che hanno provocato una incredibile quantità di vittime, dovrebbe spingere tutti, in particolare le Amministrazioni, a riflettere sulle scelte opportune in ordine alla impermeabilizzazione e sacrificio di spazi verdi, ma evidentemente gli accadimenti non insegnano nulla, il futuro non esiste, esistono solo piccole politiche che avvantaggiano pochi. Invece ogni tassello, anche piccolo, indica una direzione.
A chi ci accusa di cavalcare proteste, rispondiamo che siamo quelli che danno voce a legittime istanze.
I cittadini protestano al di là delle convinzioni politiche, sicuri che sia giusto conservare una zona verde, sia giusto conservare delle piante a dimora e la cui posa in opera era stata favorita dalla stessa Amministrazione comunale. Un moto spontaneo che non agisce su piccole utilità personali, ma su un’idea di bene comune.
Questa Amministrazione sorda al confronto ed alle legittime istanze, crede che le scelte, anche piccole, non incidano sulla realtà delle cose. La realtà ci dice altro.
Diamo invece un segnale diverso sulla politica di contenimento della impermeabilizzazione del suolo. Ci aspettiamo una discussione proficua, sale della democrazia, anche nel rispetto delle cittadine e dei cittadini, che non possono essere scavalcati».
Così Rita Aruffo e Stefano Luciani di ”Europa Verde Frentania”.