VASTO – Don Domenico Spagnoli ci invita a riflettere sui temi di “dovere” e del “dono” alla luce del Vangelo. In questo passo, vi è il dialogo tra un uomo e Gesù, un momento che racchiude in sé l’essenza di una relazione autentica con Dio. L’uomo si avvicina a Gesù e gli chiede: «Maestro, cosa devo fare per avere la vita eterna?»
La risposta di Gesù rimanda ai comandamenti, considerati come linee guida per una vita giusta che inizia nel presente. L’uomo, convinto della propria osservanza, dichiara di seguire i comandamenti. A questo punto, Gesù lo guarda con profondità e amore, un gesto che va oltre le parole e i doveri.
Questa interazione mette in luce un aspetto fondamentale: la relazione con Dio non si basa su un mero dovere, ma su un amore profondo e gratuito. Gesù non cerca una relazione in cui prevalgano le obbligazioni e le aspettative. Non si tratta di un “dover fare” per ottenere qualcosa in cambio, ma piuttosto di scoprire uno sguardo che ci fa sentire amati e desiderati.
«Non appesantire il tuo passo e seguimi». L’invito è a scoprire la bellezza di una vita vissuta nell’amore, nella gioia e nella pace. La proposta di Gesù è chiara: passare dal dovere al dono. Questo passaggio implica un cambiamento radicale di prospettiva, dove il servizio e l’osservanza dei comandamenti non sono più percepiti come pesi, ma come opportunità di vivere in un progetto di amore.
Le riflessioni di Don Domenico Spagnoli ci invitano a rivedere il nostro rapporto con Dio e con il prossimo. Scegliere di passare dal dovere al dono significa abbracciare una vita di autenticità, in cui l’amore diventa il motore delle nostre azioni quotidiane, trasformando il nostro modo di vivere e interagire con gli altri.