VASTO – L’annuncio arriva dal presidente dell’ISTAT, Francesco Maria Chelli, durante l’audizione alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato sul Patto di Stabilità. Le prospettive sull’età pensionabile non sono particolarmente rassicuranti: i giovani lavoratori di oggi dovranno attendere i 69 anni e 6 mesi per accedere alla pensione di vecchiaia, secondo le stime a lungo termine.
Attualmente, in Italia l’età per andare in pensione è fissata a 67 anni. Questa soglia, valida fino al 2026, è calcolata sulla base della speranza di vita, che incide direttamente sull’età pensionabile. Esistono comunque forme di pensionamento anticipato, come Quota 103 (62 anni di età e 41 di contributi), che consentono a chi rispetta i requisiti previsti di lasciare il lavoro prima dei 67 anni.
L’aumento progressivo dell’aspettativa di vita comporterà un innalzamento automatico dell’età pensionabile. Le proiezioni dell’ISTAT indicano che dal 2027 si arriverà a 67 anni e 3 mesi, passando poi a 67 anni e 6 mesi dal 2029 e a 67 anni e 9 mesi dal 2031. Il punto più critico sarà raggiunto nel 2051, quando l’età per la pensione toccherà i 69 anni e 6 mesi.
Questo scenario solleva interrogativi su come il sistema pensionistico italiano possa restare sostenibile nel lungo periodo, soprattutto in un contesto di invecchiamento della popolazione e potenziale riduzione della forza lavoro attiva.