ABRUZZO – «Il turismo è uno dei pilastri dell’economia italiana, contribuendo per il 5% al PIL nazionale, con un impatto che, considerando l’indotto, può arrivare fino al 13%. Con un patrimonio culturale e naturale unico al mondo, l’Italia si posiziona come quinta destinazione turistica più visitata a livello globale, un risultato che può essere ulteriormente migliorato, investendo sui trasporti e sulle infrastrutture».
Lo dichiara il senatore abruzzese, capogruppo FdI nell’VIII commissione Lavori pubblici, Etelwardo Sigismondi, da Brucoli, intervenuto nel panel dedicato al turismo e ai trasporti durante l’iniziativa di Fratelli d’Italia sul turismo, organizzata dal gruppo parlamentare di Camera e Senato.
«Abbiamo ereditato un’Italia con grandi divari infrastrutturali – ha continuato Sigismondi – non soltanto tra il Nord e il Sud ma anche tra il corridoio Tirrenico e quello Adriatico. Il Governo Meloni sta intervenendo con determinazione per semplificare le procedure, sbloccare opere ferme e trovare altre forme di finanziamento. Un esempio è la rimodulazione del PNRR così come gli accordi di coesione che si stanno firmando tra il governo nazionale e le Regioni italiane, all’interno dei quali trasporto e mobilità sono tra le priorità. Inoltre, sta portando avanti con tenacia delle opere strategiche: oltre al Ponte sullo Stretto, c’è la velocizzazione della tratta ferroviaria Pescara-Roma, sulla quale il governo ha dimostrato particolare attenzione. I trasporti possono essere anche occasione per un viaggio. Sotto questo aspetto In Abruzzo abbiamo esempi di successo come la “Transiberiana d’Italia”, l’antica rete ferroviaria che collega Sulmona a Isernia, e la pista ciclabile della Via Verde sulla Costa dei Trabocchi che ha visto anche la partenza del Giro d’Italia, dimostrando come le infrastrutture possano diventare oggetto di promozione turistica, facendo conoscere le nostre terre a livello internazionale. Un aspetto centrale è anche la promozione di modelli di mobilità turistica sostenibile. Sostenibilità e turismo non sono, infatti, concetti opposti ma devono convivere creando un circolo virtuoso che arricchisca sia il turista sia il territorio».
«Dobbiamo rafforzare la sinergia tra infrastrutture e turismo affinché l’Italia possa continuare a essere sempre più una delle mete più ambite al mondo», ha infine concluso Sigismondi.