LANCIANO – Il ricordo dei Martiri Ottobrini arriva quest’anno in un momento particolarmente delicato e difficile, attraversato da guerre che riportano dolorosamente alla memoria gli anni bui della seconda guerra mondiale, dell’occupazione e delle stragi nazifasciste. La rivolta dei giovani lancianesi, nell’Ottobre del 1943, segna una pagina forte e indelebile della lotta per la libertà e per la pace contro qualunque forma di oppressione e di morte. E la parola Pace mai come ora ha bisogno di essere non solo ripetuta ma arricchita di contenuti, di testimonianze, di impegno.
Le manifestazioni previste nelle giornate del 5 e 6 Ottobre vanno proprio in questa direzione, con un’attenzione speciale alle donne, alle resistenti di ieri e di oggi e con la partecipazione di molti giovani che con le loro associazioni hanno dato un contributo importante alla realizzazione del programma. «Abbiamo scelto di dare voce alle tante donne, giovani e meno giovani che non hanno girato lo sguardo ma sono diventate presenze insostituibili, forti e coraggiose nella lotta partigiana – ha ricordato Maria Saveria Borrelli, presidente della locale sezione dell’Anpi nonché autrice di alcuni libri proprio sulla Resistenza, sulle donne e il ruolo che hanno avuto in quei mesi terribili – vogliamo dedicare a loro queste giornate. A quelle di ieri ma anche a quelle di oggi, alle palestinesi, alle iraniane, afghane e a quante in ogni parte del mondo lottano e muoiono in nome della libertà. È previsto un omaggio floreale dell’Anpi, il garofano rosso, agli eredi dei partigiani e partigiane e alle resistenze femminili di oggi. Omaggio dal forte potere simbolico che verrà consegnato a Licia Zulli di Dafne nel nome di tutte le donne che lottano per affermare e difendere i loro diritti. Saranno presenti alcuni studenti del Liceo Classico, la partecipazione dei giovani è fondamentale. Tra le iniziative c’è anche il ricordo dei due bambini morti nel bombardamento del 20 Aprile del ’43, i piccoli Nicola Ucci e Luigi Maiella».
È un programma nutrito quello del 5 e 6 Ottobre che prende il via con la messa al Sacrario degli Eroi, al cimitero, celebrata dall’arcivescovo Emidio Cipollone. Poi, alle 18:00, il raduno a piazza Santa Chiara per iniziare alle 18:30 un percorso speciale dal titolo eloquente «Tracce di donne in rivolta» con letture lungo il percorso a cura dell’Altritalia e delle associazioni Okay e Joseph. «Sono 10 storie tratte dal libro di Maria Saveria Borrelli, La Resistenza taciuta, storie drammatiche e significative che sono state adattate e rielaborate per rendere la loro lettura ancora più coinvolgente – ha spiegato Gianna Di Donato, presidente dell’Altritalia – un lavoro portato avanti con grande impegno da Domiziana Cuonzo dell’associazione Joseph e da Leonardo Russo di Okay. Si tratta di un programma che ha visto la partecipazione concreta anche delle giovani generazioni e questo è un dato importante, un segnale costruttivo». Gianna Di Donato ha tenuto inoltre a ricordare che «il percorso denominato Tracce di Libertà è il risultato di una ricerca, unica in Italia, che è riuscita a individuare i luoghi dove hanno trovato la morte i giovani e le giovani che hanno preso parte alla rivolta».
Tornando al programma, sempre sabato 5 Ottobre, alle 21:00, protagoniste ancora le donne con lo spettacolo teatrale di scena al Teatro Fenaroli Chiamateci partigiane della Compagnia dei Merli Bianchi.
Domenica 6 Ottobre, il tradizionale corteo con partenza alle 10:00 da piazza dell’Arciprete, dopo la deposizione della corona al Cippo del colonnello De Pasqua, sfilata lungo Corso Trento e Trieste, deposizione della corona al monumento ai Caduti a piazza Plebiscito e conclusione della manifestazione, come sempre, al monumento in piazza Martiri Lancianesi.
L’intero programma ha visto inoltre la partecipazione del Comune di Lanciano, del Centro antiviolenza Dafne, dell’Associazione culturale donne I colori dell’Iride, del Centro studi Joyce Lussu.