PESCARA – «A quasi quattro mesi dall’uccisione di Thomas Luciani nulla è cambiato in città», dichiarano i consiglieri del Partito Democratico Antonio Di Marco, regionale, e Marco Presutti, comunale, dopo l’ultimo episodio di violenza che ha coinvolto due minori nella serata di ieri. «L’ennesimo accoltellamento dimostra come tutte le parole spese sulla sicurezza e sull’impegno dell’Amministrazione comunale per contrastare questa deriva sociale siano rimaste solo sulla carta. Nessuna azione concreta di supporto alle forze dell’ordine è stata ancora messa in atto», continuano i due esponenti, evidenziando l’assenza di interventi significativi dopo il tragico evento di giugno.
Di Marco e Presutti criticano in particolare la mancanza di risposte istituzionali di fronte al fenomeno della violenza giovanile, che colpisce soprattutto le fasce più vulnerabili della comunità. «Nemmeno delle annunciate iniziative nelle scuole di Pescara si è visto nulla. Si tratta di una volontà a cui non è seguita l’azione, con episodi di violenza che continuano a registrarsi regolarmente in zone come Pescara Vecchia, particolarmente frequentata da gruppi di giovani», affermano.
Nel loro intervento, i consiglieri hanno elogiato l’operato delle forze dell’ordine per aver identificato rapidamente il responsabile dell’aggressione e degli operatori che hanno soccorso tempestivamente la vittima, salvandole la vita. Tuttavia, lanciano un appello al sindaco Carlo Masci affinché dia seguito agli impegni presi: «La situazione non può più essere relegata solo a questioni di ordine pubblico. Non si tratta di semplici bravate, ma di episodi che mettono a rischio la vita di adolescenti. Manca un impegno concreto e costante da parte del Comune, che ad oggi si è limitato a commenti a caldo».
I due consiglieri insistono sulla necessità di una prevenzione seria, sottolineando che «il problema è ormai cronico e richiede interventi strutturali per evitare che episodi del genere continuino a ripetersi».